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Senigallia: Loredana Bertè in concerto, standing ovation alla Fenice

2' di lettura 23/03/2014 - Canta Loredana e canta bene, senza travestimenti, senza pailettes, senza infingimenti ed effetti speciali. Quella voce di carta vetrata, appena un po’ più rugosa e increspata, ammalia la gente della Fenice che la abbraccia con quell’affetto dedicato a chi torna a casa dopo tanto tempo e a chi canta da 40 anni le storie di tutti e che tutti vogliono ascoltare.

Sullo schermo scorrono le immagini di una Bertè giovane, “sanremese”, effervescente e bellissima nei suoi anni verdi come a dire “sono ancora qui, canto ancora per voi”. Asia Argento nel video le presta il volto e l’immagine ma la gente attende lei e le sue canzoni e quando attacca “Il mare d’inverno” e “questo vento agita anche me” è un tripudio di cori e di applausi.

Ricorda i suoi adolescenziali trascorsi marchigiani prima a Porto Recanati e poi, per dieci anni, ad Ancona non nascondendo il rapporto difficile col padre ma è con le canzoni che rapisce i cuori: Strade di fuoco, Una sera che piove, Angelo Amerikano, Ragazzo Mio, l’omaggio a Luigi Tenco che fa correre brividi sulla pelle e poi quelle del sodalizio con Ivano Fossati, I ragazzi di qui, J’adore Venice, Dedicato, Non sono una signora.

Tanti i riferimenti e le emozioni destinate alla amata sorella Mia Martini che se ne è andata anche per colpa dell’indifferenza e della cattiveria di un ambiente che sa essere cinico e malvagio. Ed allora la Bertè regala Mufida, Luna, Zona Venerdi con le foto delle sorelle Bertè prima bambine e poi sul palco a prendere applausi per far capire proprio a tutti che Mimì è lì, vicino a lei, più presente che mai.

C’è tempo per l’omaggio al brasiliano Djavan e a De Andrè con Fiume Sand Creek e per gli apprezzamenti ad una band di ottimi musicisti dove Aida Cooper la affianca con una splendida voce e poi è un trionfo, con il pubblico che si accalca ai piedi del palco a ballare e lei che regala altre pietre preziose, Sei bellissima, Ho chiuso col rock’n’roll e che disegna una versione da ricordare di “Ma il cielo è sempre più blu”. E la gente, entusiasta, va a stringerle le mani e ad accarezzarle il cuore.


   

da Gianluca Fenucci







Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-03-2014 alle 13:14 sul giornale del 24 marzo 2014 - 1097 letture

In questo articolo si parla di spettacoli, gianluca fenucci

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