Ancona: maxi sequestro di rifiuti al porto dorico per oltre 18 tonnellate

La scorsa settimana, la Guardia di Finanza di Ancona, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha sequestrato allo scalo portuale un ingente quantitativo di rifiuti di plastica e policarbonato, pari ad un peso complessivo di 18.150 chilogrammi. I ritagli e gli avanzi di materie plastiche, stipati in un autoarticolato, risultavano provenienti da una società greca e diretti a due imprese del nord-Italia, specializzate nel settore. Le spedizioni transfrontaliere di tale materiale sono regolate dalla Comunità Europea che fissa alcuni obblighi per i relativi mittenti e destinatari.
Nel caso in particolare gli obblighi sono stati elusi: la merce importata, infatti, era stata classificata quale “materia prima secondaria”, invece di “rifiuto”, come attestato da una relazione tecnica del Consorzio Nazionale dei rifiuti e come emerso da ulteriori esami eseguiti sul carico.
Al termine dell’attività, i rappresentanti legali della società mittente e delle due imprese destinatarie del carico sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria con l’accusa di traffico illecito di rifiuti, secondo l’art. 259 del D.Lgs. 152/2006. L’operazione conferma il porto dorico comecrocevia strategico di flussi commerciali di vario genere. Efficace la vigilanza da parte della Guardia di Finanza come polizia economica e finanziaria.

Questo è un articolo pubblicato il 27-12-2013 alle 12:54 sul giornale del 28 dicembre 2013 - 1590 letture
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