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Banca Marche: Uilca, 'cronache ingenerose, immagine da riscostruire'

Banca Marche 2' di lettura 08/08/2013 - Continua, purtroppo senza tregua, l’esposizione mediatica della nostra Banca, la quale peraltro non sembra più in grado di assicurare, ai livelli istituzionali più elevati, la necessaria e vitale riservatezza degli atti aziendali.

Infatti, registriamo anche oggi sia sui quotidiani locali, sia sulla cronaca economica nazionale, la presenza di commenti poco indulgenti e non particolarmente benevoli, in termini evolutivi, nei confronti dell’Istituto.

Colpisce, tra tutti, l’impietosa e ingenerosa descrizione riportata dalla prima testata economico - finanziaria del Paese.

L’osservazione ossessiva dei crediti deteriorati riferita ai grandi rischi - pochi numericamente, ma significativi per la dimensione degli affidamenti - ignora completamente la qualità della restante attività bancaria, denigra le professionalità interne ed annienta lo sforzo quotidiano di tutti i nostri Colleghi, specie di coloro che presidiano la rete, costantemente impegnati a trasmettere fiducia e serenità ai tanti clienti che si recano spaventati allo sportello con una nutrita rassegna stampa sotto braccio.

Del resto anche l’accelerazione e l’improvvida drammatizzazione impressa da alcune Rappresentanze Sindacali alimenta pubblicità e mantiene accesi i riflettori, quando, al contrario, in un passaggio particolarmente delicato, occorrerebbe praticare, pur nel rispetto dei ruoli, cadenze più meditate vista la gravità del momento.

Per questo motivo Fabi e UILCA chiedono in maniera forte e determinata di porre fine a questa (mirata?) operazione di discredito a danno dell’immagine di Banca Marche, della reputazione di tutti i suoi Dipendenti, della credibilità del management.

Non vogliamo più sentir narrare solo di indagini in corso, di responsabilità passate, di giustizialismo improvvisato, di prospettiva pregiudicata, ma vogliamo credere in un futuro possibile sostenuto con convinzione da adeguata comunicazione volta ad evidenziare le indiscutibili qualità diffuse e i punti di forza storicamente e tradizionalmente propri di Banca Marche.

Non intendiamo intrattenerci sulle indagini in corso da parte della magistratura, che faranno, come si usa dire, il “loro corso”, né siamo interessati al patrocinio d’ufficio, e vogliamo ancora credere che quanto fin qui letto sia imputabile alla casualità degli eventi, all’emotività timorosa, allo smarrimento istituzionale, alla mancanza di coordinamento ai livelli più alti delle responsabilità aziendali, ma l’assiduità e l’insistenza della cronaca, quasi fosse una campagna mediatica orchestrata, insinuano inquietanti dubbi alternativi.

Chiediamo invece, a tutela di tutto il Personale che siamo chiamati a rappresentare, soprattutto in previsione dell’imminente avvio dell’operazione di rafforzamento patrimoniale, una ferma e decisa presa di posizione da parte degli attuali vertici aziendali per riproporre all’attenzione degli investitori, dei risparmiatori, delle comunità di riferimento, e - più in generale - degli organi di comunicazione, l’immagine autentica e vera della Banca, professionale ed operosa, al servizio delle tantissime famiglie e imprese del territorio, che questa malevola continuità mediatica ha fortemente distorto e oscurato.


   

da Fabi e Uilca





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-08-2013 alle 21:38 sul giornale del 09 agosto 2013 - 2474 letture

In questo articolo si parla di economia, banca marche, fabi, Uilca

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