Macerata:Omicidio Jason, ascoltato il criminologo Alessandro Meluzzi

Dalla deposizione di Meluzzi emerge una personalità che, al momento del fatto era praticamente annullata da un disturbo mentale latente manifestatosi in quella determinata circostanza che avrebbe portato la donna ad agire senza rendersene conto.
Il criminologo ha portato l’esempio del caso analogo di Cogne, in cui la madre omicida rimosse il fatto dalla sua mente perché pressoché incosciente quando uccideva il figlio.
Nella stessa giornata di lunedì è stato ascoltato anche il criminologo che ha redatto il profilo psicologico di Denny Pruscino, indicandolo come un uomo perdutamente innamorato della moglie e fortemente condizionabile dalla stessa, fatto che lo renderebbe incline a proteggerla ad ogni costo.

Questo è un articolo pubblicato il 28-05-2013 alle 18:38 sul giornale del 29 maggio 2013 - 2149 letture
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