Ancona e Numana: maxi sequestro di reti da pesca per '9 mila metri'

Durante mirati servizi gli uomini della Guardia di Finanza hanno eseguito una serie di controlli per contrastare l’esercizio di pesca professionale illegale. E' così che negli specchi acquei di Ancona e Numana sono stati rinvenuti a più riprese, attrezzi, ma anche 8 reti da posta collocate in zone vietate, senza i previsti segnalamenti o di caratteristiche diverse da quelle previste dalle vigenti norme. L’esito delle attività si e’ conclusa con il sequestro di tutto il materiale e di reti per 9000 metri.
Dentro le reti erano rimasti impigliati ben 290 kg di pesce di diverse specie. Il controllo é stato effettuato anche nello scalo dorico, dove sono stati sequestrati circa 300 chilogrammi di moscioli. Il pescato ancora vivo é stato rigettato in mare. mentre l'attività illecita é stata segnalato all’autorità marittima competente.
Un'azione di controllo sia contro la frode sul mercato di prodotti della pesca raccolti in zone vietate e di dubbia salubrità, che a garantire la sicurezza della navigazione. Il posizionamento in divieto di queste reti, infatti, costituiscono un serio pericolo per le imbarcazioni in transito, soprattutto quando vengono poste senza i segnalamenti previsti, atti a renderle visibili e riconoscibili.
In uno specifico caso la rete era stata posizionata sull’intera distanza che separa i due fanali di un ingresso del porto di Ancona, mettendo di fatto a rischio in quel punto, le manovre di ingresso o di uscita delle imbarcazioni. Proprio per evitare pericoli l'appello va alla segnalazione al servizio navale della guardia di finanza, in particolare al numero “117”.

Questo è un articolo pubblicato il 21-05-2013 alle 16:31 sul giornale del 22 maggio 2013 - 2222 letture
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