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Ascoli: un dipendente della 'Pfizer' denuncia l'azienda per violazione della privacy

Computer 1' di lettura 30/04/2013 - L'azienda aveva sospeso il dipendente, G.A., dopo aver ritrovato delle immagini pornografiche sul suo pc. Ora il dipendente fa causa all'azienda per violazione della privacy.

La vicenda risale al settembre del 2009, quando l'azienda "Pfizer" sospese G.A., un suo dipendente, dopo aver trovato, in seguito ad un controllo di manutenzione, dei fotomontaggi che sarebbero stati fatti dallo stesso G.A., lesivi dell'immagine aziendale. Nei fotomontaggi i volti di alcuni dirigenti della “Pfizer” sarebbero stati copiati, attraverso software appositi, da G.A. sopra i volti di attori, in immagini che riprendevano scene di un film pornografico.

In seguito a ciò l'azienda ha quindi inviato al dipendente una lettera di sospensione. Una seconda lettera sarebbe stata inviata nuovamente, dopo pochi giorni dalla prima, dall'azienda a G.A., in riferimento ad altre immagini contenenti frasi politiche inneggianti al fascismo, anche queste, a giudizio dell'azienda lesive della propria immagine.

G.A., si sarebbe difeso dalle accuse affermando che le immagini incriminate non sarebbero mai state rese pubbliche e trovandosi in ferie al momento del controllo al suo pc, l'azienda avrebbe per di più, accedendovi in sua assenza, violato la sua privacy. G.A. ha così denunciato l'azienda per trattamento illecito dei dati personali.

Uno dei dirigenti della “Pfizer” risulta al momento indagato in merito alla vicenda. Gli avvocati del manager hanno a disposizione 20 giorni di tempo per presentare il proprio responso difensivo. Una volta analizzato, la Procura di Ascoli Piceno, deciderà per il rinvio a giudizio del manager o per l'archiviazione della vicenda.


di Marco Pettinelli
redazione@vivereascoli.it
 





Questo è un articolo pubblicato il 30-04-2013 alle 15:24 sul giornale del 02 maggio 2013 - 2307 letture

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