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Jesi: Cingolani (Jesiamo), la Sanità marchigiana è commissariata ... da Spacca

paolo cingolani 4' di lettura 16/04/2013 - Che la Sanità marchigiana sia già di fatto commissariata lo dimostrano gli eventi e gli atti politico/amministrativi che il Governatore Spacca e la sua giunta nei mesi e nei giorni scorsi hanno posto in essere trascurando le proteste e le proposte che si sono sollevate dai territori e da tutte le parti sociali oltre cha dalle categorie professionali.

I territori sono stati ascoltati in Commissione Consiliare solo dopo che le decisioni di riorganizzazione della sanità marchigiana erano già stati presi, mortificando il ruolo istituzionale proprio dei singoli Comuni e delle Conferenze dei Sindaci.

Alla stessa Commissione Consiliare il Commissario Spacca avrebbe voluto inoltre mettere il bavaglio; non si spiegherebbe altrimenti la delibera di Giunta n. 474 del 3.04.2013 con la quale, con l’Art. 3, si è tentato di non assoggettare al suo parere tutte le deliberazioni di Giunta che costituiscono attuazione del piano socio-sanitario regionale del 20-12-2014.

E’ ormai evidente che Spacca e Mezzolani hanno dato mandato al Dott. Ciccarelli di togliere l’ossigeno ai territori e alle loro rappresentanze per riorganizzare il Sistema Sanitario Marchigiano su un modello del tutto fumoso e che grazie ai loro atti ha prodotto solo nel 2012 un saldo negativo tra mobilità attiva e passiva di circa 30 milioni, 11 milioni in più di quelli dell’anno 2011.

Il Commissario Spacca è purtroppo supportato da un partito di maggioranza relativa, il Pd, che dopo un qualche rumoreggiamento si è subito riallineato al volere del Padrone/Commissario raccomandando a tutti di abbandonare le spinte campanilistiche per far proprio un maturo senso di responsabilità politica in un momento così delicato per la Sanità della nostra Regione a causa dei mancati trasferimenti statali.

Ma proprio a fronte di questi tagli governativi è forse responsabile mantenere in vita un Mostro “succhia soldi” come l’ASUR? E’ forse stato un atto responsabile quello di aver creato 4 centrali per le emergenze (il 118 per intenderci) ed un servizio di eliambulanza che, come si è letto dalla stampa, hanno comportato un costo del 30% in più rispetto a quelli che sono gli standard nazionali (tanto per non essere campanilista il Commissario Spacca il secondo elicottero lo ha posizionato a Fabriano!)? E che dire della grande responsabilità con la quale si sono spesi 3 milioni di euro per la nuova sede dell’Area Vasta 2 (sempre a Fabriano naturalmente!)? Non parliamo poi dei tanti milioni spesi per la realizzazione del Cup Regionale e quelli che forse si spenderanno per la informatizzazione sanitaria (speriamo che questa volta prima di dare all’esterno la commessa Spacca e Mezzolani verifichino la possibilità di avvalersi di risorse già in forza al sistema sanitario regionale).

Spacca, Mezzolani, il Pd e le altre forze di maggioranza hanno portato la sanità marchigiana in una situazione di “commissariamento di fatto”, hanno messo i territori l’uno contro l’altro smantellando in modo discutibilissimo parte della buona sanità che nel tempo erano riusciti invece a costruire, hanno destituito di ogni fattivo potere contrattuale le parti sociali acuendo le contrapposizioni invece che comporre le controversie e, cosa che come cittadini utenti non possiamo accettare, hanno messo il personale del comparto sanità in una situazione di incertezza che a lungo andare, nonostante il loro grande spirito di servizio, potrebbe mettere a rischio la qualità delle prestazioni erogate.

Sulla questione Sanità tra i Consiglieri Regionali del nostro Territorio, fatta eccezione per le posizioni di contrapposizione di Bucciarelli, non si intravvede che qualche sprazzo di apprezzabile ma forse ormai tardiva resipiscenza da parte di Giancarli. Perchè solo oggi Giancarli pone l’attenzione sulla questione della mobilità del personale amministrativo presso la sede di Area Vasta 2? Non sapeva che l’attribuzione a Fabriano di tale sede, da lui condivisa o comunque non osteggiata in maniera decisa, avrebbe comportato lo spostamento sia dei dirigenti che di buona parte degli amministrativi in quella città? Lo sapevamo tutti meno che lui? Perché non ha ascoltato quando era il momento, non certo il sottoscritto, ma almeno le ragioni del Pd Jesino, ragioni che sottoscrivo, sulla necessità di una condivisione maggiore con i territori sulla riorganizzazione della sanità? Oggi Giancarli si fa interprete di questa necessità e gliene dò atto: peccato però che sia troppo tardi perché la Giunta e la sua maggioranza si è ormai messa in una condizione di non ritorno a meno che non faccia proprio un atto di vera responsabilità.

L’unica cosa responsabile che Spacca e la sua “maggioranza liquida” (sarebbe meglio dire “liquefatta” ) dovrebbero infatti fare sarebbe quella di dimettersi per ridare voce ai marchigiani così che possano scegliersi un parlamento regionale nuovo e di certo più responsabile dell’attuale.

Attaccati alla poltrona come sono sarà però difficile che se ne vadano ma tanto da qui a poco (che sia un mese o 2 anni poca importa) saranno gli eventi, quelli politici si intende, a spazzarli via!


   

da Paolo Cingolani
Jesiamo





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-04-2013 alle 17:29 sul giornale del 17 aprile 2013 - 1894 letture

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