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Nomine dei Grandi Elettori, Carrescia: 'Nessuna guerra tra bersaniani e renziani'

Piergiorgio Carrescia 2' di lettura 14/04/2013 - La discussione che si è aperta sulle nomine dei “Grandi Elettori” regionali ha finito per coinvolgere profili del tutto estranei alla vicenda.

Da diverse parti “interessate” si è voluto accreditare quale causa del pasticcio una guerra fra “bersaniani” e “renziani” mentre, in realtà, lo scontro deriva solo e soltanto da fatti locali! Non c’è, come vuol far credere il consigliere Bugaro, alcuna “caccia all’uomo nei confronti dei renziani”; al contrario, riscontro nel partito, anche da parte di chi non ha mai sostenuto il sindaco di Firenze, una maggiore attenzione e rispetto dopo il risultato delle primarie e delle elezioni.

Quanto accaduto in Regione con il Presidente Spacca nominato in seconda battuta solo in seguito ad un inedito repechage e la designazione di Solazzi al posto del consigliere indicato dal Partito Democratico (Ricci prima, la Bellabarba poi) sono situazioni che derivano da tensioni tutte interne al Gruppo consiliare PD ed alla maggioranza regionale. Lo “sgarbo” se c’è stato, e c’è stato, è semmai avvenuto in Toscana dove l’area bersaniana ha voluto dare un’arrogante e infantile prova di forza pur di evitare che un leader nazionale come Matteo Renzi venisse designato fra i “grandi elettori”.

Nelle Marche il risultato è invece solo frutto di tensioni, incomprensioni e mancati chiarimenti assolutamente estranei al dibattito nazionale. Che ci sia dialettica all’interno del partito sulle posizioni del segretario Bersani è innegabile: sono, ad esempio, anch’io convinto che lo streaming con i grillini sia stata un’umiliazione subita dal PD come pure che non ha senso continuare a correre dietro al Movimento 5 Stelle; sono pure convinto che se si tornasse al voto il leader debba essere l’unico che può condurre il centrosinistra alla vittoria e cioè Matteo Renzi e che ci si debba però tornare con una nuova legge elettorale.

Chiarisca perciò la maggioranza regionale i suoi equivoci ma nessuno tiri in ballo riferimenti (Bersani-Renzi) che nulla hanno a che fare con le criticità esistenti che derivano semmai da dannosi personalismi e dall’urgenza di dare soluzioni certe, chiare e condivise ai problemi delle Marche.


   

da On. Piergiorgio Carrescia
Deputato del Partito Democratico





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-04-2013 alle 15:48 sul giornale del 15 aprile 2013 - 2218 letture

In questo articolo si parla di politica, partito democratico, piergiorgio carrescia, grandi elettori

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