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Macroregione Adriatico-Ionica, Cardogna presenta una proposta di legge

2' di lettura 05/04/2013 - “L’esperienza non manca, le competenze tecniche ci sono e le attività sino ad ora avviate vanno rilanciate ed implementate per non farci trovare impreparati di fronte a gravi incidenti.” Questi gli intenti che animano la proposta di legge regionale presentata dal Consigliere regionale dei Verdi, Adriano Cardogna e che è stata sottoscritta da tutti i capo gruppo di maggioranza.

La legge intende mettere a 'sistema' le attività di previsione e prevenzione in mare attualmente in fase di prova e mira a contenere gli effetti dell’inquinamento a terra anche attraverso un'adeguata preparazione degli Enti locali chiamati ad intervenire: Comuni, Provincie, Regione. La norma tende inoltre a promuovere una più stretta collaborazione con le Autorità marittime che operano in mare, e mira garantire sostegno e copertura normativa alle attività esistenti, consentendo il loro sviluppo nella logica della tutela del mare e della costa. Una tutela che costituisce un fattore determinante per la qualità della vita dell’intera comunità marchigiana”.

Secondo Cardogna “l’approccio a queste problematiche va comunque promosso su scala di bacino, in questo ambito il 'sistema integrato' proposto per la Marche può essere considerato come prototipale per l’intero bacino Adriatico-Ionico. Le iniziative realizzate dalla Regione in tema di difesa del mare e delle coste sono state già presentate al Segretariato Permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica e riteniamo debbano essere sviluppate di pari passo con il procedere della nascita della Macroregione, prevista, per il 2014”.

Va considerato un dato: lungo la direttrice adriatica e quindi anche di fronte alle coste marchigiane passano ogni anno circa 2.000 navi delle quali il 50% trasportano sostanze classificate come pericolose. “Voglio ricordare – sottolinea il capogruppo dei Verdi, Cardogna - solo alcuni episodi: l’incidente avvenuto nel settembre del 2012 all'imboccatura del porto di Ancona che ha visto coinvolta la motonave Mustang, o quello avvenuto due anni fa davanti alle coste tra Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto tra un peschereccio e una petroliera. Questi eventi, seppure di gravità limitata, fanno riflettere sulla necessità di attivare un sistema regionale di risposta elle emergenze in mare e soprattutto sulla costa”.

“Se consideriamo – conclude il consigliere regionale – che l'Adriatico è un mare semichiuso, poco profondo e con scarso ricambio idrico, dovremmo pensare ad alterazioni irreversibili di un ecosistema unico, e alla perdita secca di una consistente parte del nostro PIL regionale. Quindi la proposta di legge va anche nella direzione relativa alla salvaguardia del settore turistico, della pesca e di tutto il suo indotto”.


   

da Adriano Cardogna
Presidente del Gruppo Verdi, Regione Marche




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-04-2013 alle 19:07 sul giornale del 06 aprile 2013 - 2534 letture

In questo articolo si parla di verdi, politica, adriano cardogna

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