Giancarli: “Banca Marche deve rimanere marchigiana e sostenere l’economia regionale”

1' di lettura 04/04/2013 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Marche ha approvato il bilancio consolidato 2012 con un passivo di 527 milioni.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, nell'ultimo periodo, si è soprattutto concentrata sugli assetti, sul cambio della presidenza, sulle modifiche dello statuto e dei regolamenti. Non emerge all'esterno l'attenzione della stessa verso l'economia reale, le imprese del territorio, le famiglie, la tutela dei risparmiatori.

Auspico comunque che tutto ciò sia stato fatto, e non comunicato.

Di fronte a questa difficilissima situazione della banca marchigiana, la fondazione di Macerata chiede un'iniziativa di responsabilità e comunque un'azione risarcitoria nei confronti di chi ha diretto la banca fino al dicembre 2011. Sarebbe interessante conoscere nel dettaglio se la fondazione Cassa di Risparmio di Jesi condivide quanto richiesto dalla fondazione di Macerata o, nel caso, quali siano le ragioni del disaccordo.

L'obiettivo fondamentale deve essere tuttavia il rilancio della Banca della Marche, che deve innanzitutto rimanere marchigiana, senza stravolgimenti societari, e ricostruire la propria funzione di sostegno all'economia e all'occupazione, rappresentata in questi nostri territori soprattutto dalla piccola e media impresa, dall'artigianato, dal commercio, dal turismo, dall'agricoltura, dall'imprenditoria giovanile; tutti settori che hanno bisogno di accedere celermente al credito.

Anche come consigliere regionale di questa città, seguirò, come ho già fatto con un'apposita interpellanza per la nomina dell'attuale direttore, l'evolversi della situazione, cercando di tutelare e garantire gli interessi generali che ho ricordato sopra; sono convinto di avere al fianco, nell'ottica del risanamento e rilancio di Banca Marche, sia i soggetti sociali, imprenditoriali e istituzionali, sia la fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.