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Riclassificazione delle acque, Coldiretti: 'Intesa per evitare i rischi legati ai nuovi criteri Ue'

pesca 1' di lettura 23/03/2013 - Fumata bianca sul problema della riclassificazione delle acque, i nuovi criteri Ue che rischiano di far chiudere i battenti al settore della pesca dei mitili e dei molluschi nella nostra regione.

Nel corso di un incontro svoltosi al Ministero della Salute, a Roma, tra Coldiretti Impresa Pesca, la dirigenza del dicastero e la Regione Marche, è emersa la disponibilità dei due enti a trovare una soluzione per limitare l’impatto della scelta comunitaria.

“L’idea è quella di effettuare più controlli così da garantire la qualità e la sicurezza del prodotto marchigiano ed evitare il pericolo che cozze e vongole debbano essere inutilmente sottoposte a stabulazione forzata prima della immissione nel mercato, peraltro senza che sul nostro territorio ci siano impianti capaci di ospitarle” spiega il responsabile nazionale di Coldiretti Impresa Pesca, Tonino Giardini, che ha preso parte all’incontro assieme al dirigente del Ministero Silvio Borrello e all’assessore regionale alla Sanità, Almerino Mezzolani.

Il settore della pesca di mitili e molluschi produce all’anno 15mila tonnellate di prodotto, per un valore di 22 milioni di euro, molte delle quali esportate sui mercati di Spagna, Francia, Germania ed altri paesi europei. Le aziende di produzione sono 280, con circa 650 addetti, cui si aggiungono altre 65 aziende della filiera tra servizi portuali e mercati (con circa 250 addetti), per un valore aggiunto di altri 10 milioni di euro.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-03-2013 alle 11:30 sul giornale del 25 marzo 2013 - 1711 letture

In questo articolo si parla di attualità, pesca, coldiretti, coldiretti marche

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