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Osimo: Dopo 60 anni riapre Palazzo Briganti Bellini in occasione delle giornate FAI

3' di lettura 21/03/2013 - Sabato 23 marzo si apre ad Osimo la XXI Edizione delle Giornate FAI (Fondo Ambiente italiano, ndr) e si protrae sino al giorno dopo: domenica 24. In questa occasione uno dei Palazzi più belli di Osimo: Palazzo Briganti Bellini sarà aperto al pubblico con la limitazione di essere iscritti al FAI (ci si può iscrivere anche in loco, ndr) dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Dopo 60 anni circa questo splendido edificio - ora di proprietà della famiglia Barberini - che sorge nel centro storico di Osimo tra via Leonetta e via Antica Rocca - verrà aperto affinché i suoi visitatori possano godere delle sue meraviglie.

Il palazzo ha un’aria austera con mattone faccia a vista e bugnato lineare nel basamento, mostre intorno alle aperture, marcapiani e marcafinestre. Questi elementi architettonici risalgono al 1776 ad opera di Andrea Vici - noto architetto allievo del Vanvitelli – che ha lavorato nell’area romano-marchigiana per opere pubbliche e private. Alla conferenza stampa di presentazione, nel comune di Osimo, l’assessore al turismo Achille Ginnetti ha esordito dicendo: 'Questo è un evento di grande rilievo perché offrirà la chance di poter visitare uno degli edifici più belli della città di Osimo. Ringrazio gli attuali proprietari dell’edificio Ilaria Barberini e Pietro Jovine per la loro collaborazione'. 'Sono molto felice di aver partecipato a questa iniziativa per dare la possibilità di ammirare il nostro Palazzo' queste le parole di Pietro Jovine, anch’egli presente alla conferenza.

Questa apertura del palazzo è stata abbastanza complessa, con problematiche legate alla classificazione di tutto il patrimonio ivi celato. Un patrimonio costruito grazie alla passione della famiglia Bellini che ha messo insieme una grossa quantità di oggetti di antiquariato, visibili nello scalone principale dell’edificio. È stata una ricerca che ha visto l’approfondimento dell’origine di questi reperti attraverso contatti con la Soprintendenza.

In seguito si è affrontata la questione della decifrazione degli affreschi, visibili in una parte del palazzo occupata ad oggi da uno studio di commercialisti, tra i quali il dott. Micozzi, che ha concesso di visionare gli affreschi. Nell’altra parte della costruzione vi sono due stanze del piano nobile verso via Antica Rocca, che verranno aperti per la prima volta e che hanno un ciclo pittorico che prima non era mai stato decifrato.

'Vorrei ringraziare per il loro contributo sulla comprensione dei cicli pittorici Luciano Egidi, ed inoltre in modo particolare la Prof.ssa Scalendra. Saranno infatti i ragazzi del liceo scientifico Campana che anche quest’anno si presteranno a fare gli apprendisti ciceroni', queste le parole dell’architetto Manuela Francesca Panini che ha curato l’evento e che ha altresì ringraziato per il prezioso aiuto il dott. Landolfi e la prof.ssa Fiorenzi.

Siamo di fronte ad un cerchio magico che si chiude: da un lato il recupero e la valorizzazione di un bene che non era mai stato visto, dall’altro il contatto con la famiglia Barberini, con gli apprendisti ciceroni che si sono resi disponibili per guidare i visitatori e con le varie realtà degli storici locali come la Prof.ssa Roncaglia che ha dato il suo contributo e della dott. ssa Valentina Baiocco che ha aiutato a ricostruire la storia della famiglia Briganti Bellini. “La grande novità di questa edizione è che sarà interattiva” ha concluso Federica Polacco, Responsabile Giovani FAI di Ancona, che ha sottolineato come i partecipanti potranno condividere grazie al social network le loro impressioni, le foto, i momenti. Attraverso la pagina Facebook “FAI Giovani – Ancona” le giornate FAI di primavera potranno essere vissute quasi in diretta, la pagina in questa occasione sarà un live blog.






Questo è un articolo pubblicato il 21-03-2013 alle 17:05 sul giornale del 22 marzo 2013 - 3217 letture

In questo articolo si parla di attualità, conferenza stampa, apertura, giornate fai, Palazzo Briganti Bellini

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