Latini sulle biomasse: 'E' ora di una legge regionale per controllare l'attivita burocratica'

1' di lettura 18/03/2013 - La vicenda dei permessi agli impianti biomasse fa scoccare l’ora di una legge regionale apposita per controllare il metodo di attività della burocrazia regionale e degli altri enti collegati, al fine di rendere effettivamente trasparente la stessa sia nelle attività delle persone che la svolgono sia nel procedimento effettivo che seguono.

E’ noto a tutti i tentativi continui di non rilasciare documentazione richieste, di interpretazione delle norme e di disattenzione alle richieste di concertazione preventiva dei procedimenti amministrativi. Nell’ambito delle biomasse, l’assenza di posizione della parte politica ha aperto una fase in cui il solo massimo potere nel procedimento è stato in mano nella parte burocratica e qualsiasi tentativo (qui cito il mio dell’emendamento presentato in consiglio regionale il 12 giugno 2012 e platealmente bocciato e che alla luce dei fatti oggi sarebbe stato determinante a sospendere tutta la situazione) di vederla e valutarla in modo diverso non aveva alcuna risposta di fatto.

Il rinvio che fa sempre di più la parte politica alla dirigenza e alla burocrazia rende la prima inesistente e debole e la seconda di fatto e sempre di più unico centro di vera politica senza alcuna responsabilità al riguardo. La proposta di legge non vuole politicizzare la burocrazia e tornare a prima delle riforme del 1990/1993, ma sostanzialmente invece rendere responsabile e controllabile, in senso imparziale e a per tutti, la macchina burocratica composta dalle risorse umane che la fanno tutti i giorni, altrimenti il rischio di indagine come quella in corso si moltiplicano.