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Castelbellino: la Procura della Repubblica indaga sull’impianto a biogas

Comune di Castelbellino 2' di lettura 14/03/2013 - Apprendiamo dalla stampa che tra gli impianti a Biogas entrati nel mirino della Procura di Ancona per presunti illeciti vi è anche quello in costruzione a Castelbellino dove sono stati effettuati controlli su richiesta della stessa Procura.

In particolare, stando a quanto viene scritto sui quotidiani, tali illeciti dovrebbero riferirsi ad abusi d’ufficio commessi dai funzionari regionali responsabili dell’iter autorizzativo.

L’Amministrazione Comunale di Castelbellino esprime massima fiducia nell’operato della Magistratura ed auspica che le indagini in corso possano chiarire in breve tempo i controversi aspetti penali ed amministrativi di questa vicenda, essendo lo stesso iter amministrativo dell’autorizzazione all’impianto di Castelbellino motivo di impugnazione del provvedimento di fronte al Capo dello Stato da parte del Comune (poi trasferito presso il TAR Marche per competenza)

Il ricorso, infatti, trae origine proprio dalla contestazione della procedura seguita dall’ufficio competente della Regione Marche che ha rilasciato le autorizzazioni al di fuori della prescritta “Conferenza dei Servizi”, senza che il Comune potesse partecipare ed incidere nell’evoluzione dell’iter autorizzativo, svuotato così delle sue funzioni costituzionali, e senza che potesse intervenire per dare il suo parere sulle modifiche del progetto apportate fuori dalla Conferenza dei Servizi e mai presentate al Comune.

Senza trascurare, tra l’altro, l’inspiegabile, almeno fino ad oggi, verbale della seconda “Conferenza dei Servizi” che riportava una valutazione positiva del progetto da parte del Sindaco del Comune di Castelbellino mai espressa, e quindi successivamente rettificata dai responsabili del procedimento dietro esplicita diffida del medesimo Sindaco.

Il Comune di Castelbellino valuterà attentamente l’evolversi della situazione al fine di tutelare le prerogative dell’ente ed i diritti di cittadinanza.

Il ricorso prende inoltre in esame sia l’iniqua fideiussione, prevista per il ripristino dei luoghi dopo la dismissione dell’impianto, sia la Legge regionale 3/2012 (peraltro in assoluta continuità con la precedente L.R. 20/2011) che sottrae gli impianti a biogas con potenza inferiore ad 1 Mw dalla valutazione di impatto ambientale, norma che è oggetto di impugnazione governativa davanti alla Corte Costituzionale.

Alla luce di quanto sta accadendo in queste ore viviamo con rispetto ma anche con profonda amarezza la decisione del TAR Marche che nei giorni scorsi ha rigettato la richiesta di preventiva sospensione dei lavori da noi richiesta ben 5 mesi fa; l’Amministrazione Comunale sta valutando con il suo legale la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato.

A seguito di tali vicende rinnoviamo alla Regione la richiesta di una sospensiva cautelativa dei lavori in attesa che il TAR prenda in esame, a partire dai prossimi giorni, i ricorsi dei Comuni interessati dalle autorizzazioni in oggetto di verifica.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-03-2013 alle 17:43 sul giornale del 15 marzo 2013 - 2541 letture

In questo articolo si parla di attualità, comune di castelbellino, castelbellino





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