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Bimbo affetto dal morbo di Krabbe: le mamme di Fano e Pesaro scrivono una lettera al Presidente Napolitano

Sit-in al Tribunale di Pesaro per il piccolo Federico 5' di lettura 13/03/2013 - Prosegue senza sosta la mobilitazione dei cittadini fanesi e pesaresi per sostenere la causa di Federico, il piccolo bimbo di Cuccurano affetto dal morbo di Krabbe.

Su questo fronte sicuramente, oltre agli stessi genitori Tiziana e Vito (in collegamento martedì 12 con 'Pomeriggio Cinque', in cui interverrano nuovamente giovedì 14), coloro che più si stanno attivando in questi giorni sono le Mamme di Fano, ossia tutte le mamme che ormai da tempo si tengono in contatto grazie alla pagina Facebook "Mamme e future mamme di Fano e dintorni", ma anche attraverso "Mamme di Pesaro" e "Mamme d'Italia". Lettere ad istituzioni, politici, ma anche alle redazioni dei programmi tv più seguiti affinché qualcuno dia voce a Federico, sperando nel successo ottenuto da Giulio Golia per la piccola bambina fiorentina Sofia che nella giornata di mercoledì 13 si è recata con la propria famiglia presso gli Spedali Riuniti di Brescia per la seconda infusione di cellule staminali.

"Come già saprete -tengono a spiegare tre mamme di Fano (Eleonora Vicini, Tania Ravagli, Michela Rocchetti) 'promotrici' di tante iniziative, come il flashmob virtuale- i gruppi Facebook di cui facciamo parte (Mamme di Fano e dintorni, Mamme di Pesaro, Mamme d'Italia) stanno parlando ormai ogni giorno di Federico. Noi tre mamme, in rappresentanza di questi tre gruppi, siamo in contatto telefonico con i genitori del piccolo Federico e abbiamo ottenuto anche l'aiuto di alcune persone che possono aiutarci, sia a livello locale che a livello nazionale. Stiamo quindi scrivendo a vari personaggi politici perchè chiediamo che le cure con Stamina, oltre ad essere accessibili a Sofia e agli altri bambini che avevano già iniziato la terapia, possa essere intrapresa anche da Federico e da tutti gli altri bambini che ne hanno bisogno. Chiediamo quindi la collaborazione di tutti in questa causa e, se ci sarà bisogno di un'altra manifestazione, vorremmo che ci fosse quanta più gente possibile.

Facciamo questo, mosse dal fatto che noi genitori dobbiamo avere il diritto di curare i nostri figli in ogni modo possibile, che è ingiusto negare ai nostri bambini anche l'ultima possibilità di vivere. Non possiamo accettare che lo Stato condanni questi bambini a morte certa. Il metodo Stamina ha portato già grandi miglioramenti nei bambini a cui sono state somministrate le infusioni, ed è inutile parlare di possibili effetti collaterali (che finora in questi bambini non ci sono stati), perchè c'è un solo effetto collaterale che si presenterà se non verrà dato l'ok a queste cure: la loro morte.

Ringraziamo infine per la solidarietà e per l'aiuto che ci hanno accordato: il Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Matteo Ricci, la Senatrice Camilla Fabbri, il Consigliere Comunale Alessandro Di Domenico, il Sindaco di Fano Stefano Aguzzi, il Sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli Aiutateci tutti in questa causa per Federico e per tutti gli altri bimbi!"

Ecco di seguito la lettera inviata dalle tre mamme al Presidente della Repubblica Antonio Napolitano: "Sottoponiamo alla sua attenzione il caso del piccolo Federico Mezzina di Fano, un bambino di 26 mesi affetto dal morbo di Krabbe, e di tutti gli altri bambini che non hanno accesso alle cure Stamina. Noi stiamo seguendo il caso di Federico Mezzina. Il giudice del Tribunale di Pesaro gli ha negato l'accesso alle cure compassionevoli con il metodo Stamina del Prof. Vannoni, dopo che il padre si era già sottoposto al prelievo (che è un vero e proprio intervento: carotaggio dell’anca) e che si era fissata la data della prima infusione. E' un caso analogo a quello della piccola Sofia, a cui è stato ora permesso di continuare questa cura, con l'unica differenza che Sofia aveva già effettuato la prima infusione, mentre Federico non ancora. Una differenza che però non può portare a decidere a favore per un bambino, e a sfavore di un altro, perchè tutti sono uguali davanti alla Legge.

Il metodo Stamina si è dimostrato efficace nei casi in cui è stato finora utilizzato, come anche testimoniato dai genitori di Sofia, di Celeste, di Gioele... Vorremmo quindi che l'accesso a questa cura compassionevole sia autorizzata anche per Federico, come per tutti gli altri bambini i cui genitori ne faranno richiesta. Sono bambini destinati a morire in breve tempo! Quindi cos'hanno da perdere con una cura anche se sperimentale e incerta? E' l'unica che può portare ad un miglioramento ed è comunque l'unica scappatoia che possono avere alla morte (hanno solo pochi mesi o ancora meno). Non è giusto che alcuni bambini possano provare a curarsi ed altri siano condannati a morire. E non è giusto che noi genitori non possiamo scegliere come curare i nostri bambini. Se al mondo ci fosse anche solo una minuscola possibilità per salvare una vita vale la pena sfruttarla. La mamma di Federico, nell'intervista su Canale 5, ha recitato un articolo del nostro Codice Civile che dice che “non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo”. E l’articolo 32 della Costituzione recita: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo». La preghiamo quindi, di dare una speranza a tutti questi bambini e di non lasciarli al loro destino: la morte."






Questo è un articolo pubblicato il 13-03-2013 alle 23:16 sul giornale del 15 marzo 2013 - 2186 letture

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