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Pesaro: i residenti di via Nanterre insorgono 'Salviamo il Campus'

Variante Campus di Via Nanterre 2' di lettura 10/03/2013 - Sabato 2 marzo, un gruppo di residenti in via Nanterre e componenti della scuola, a seguito delle notizie sulla cosi detta “variante non sostanziale del Campus scolastico”, si sono incontrati e hanno dato vita al comitato “salviamo il Campus”.

All’iniziativa hanno presenziato anche tecnici e rappresentanti di alcune forze politiche che hanno manifestato solidarietà al comitato. In base alle informazioni raccolte, Il comitato esprime viva preoccupazione per gli interventi prospettati. Si chiede come possa essere definita non sostanziale una variante che, per quello che ci è stato dato modo di sapere, cambia la destinazione degli immobili previsti dall’attuale PRG (40.000 metri quadrati da servizi ad uso delle scuole e per la cultura a servizi generici e relativa quota di appartamenti; 5.000 metri quadrati da appartamenti per studenti ad appartamenti per il libero mercato) che sconvolge completamente un comparto ad altissima sensibilità (quattro Istituti medi superiori e un Istituto comprensivo confinante) limitando a pochi residui le aree verdi e le attrezzature già a disposizione del Campus secondo le quote standard.

L’area che l’attuale PRG destina a Parco con interventi di compensazione e mitigazione verso l’interquartieri invece, in base ad una legge regionale, ospiterà un ulteriore nuovo distributore con 1.200 metri quadrati di commerciale. Nuovi insediamenti e servizi che vanno a gravare in un’area con strutture e viabilità sature, basta passare per via Nanterre nelle ore d’ingresso e di uscita delle scuole per rendersene conto. Un intervento che non pare finalizzato ad edilizia scolastica, visto anche le dichiarazioni della neo deputata On. Alessia Morani, già assessore provinciale alla pubblica istruzione, che nelle scorse settimane, dichiarava che dell’edificazione di nuove scuole se ne potrà parlare solo fra dieci anni. Come si può pensare di svendere il futuro consumando un bene finito come il territorio? Per cosa? Chi ha convenienza a prevedere ulteriori metri cubi di cemento in un mercato immobiliare più che saturo e con un piano regolatore già sovradimensionato?

Il comitato “salviamo il Campus” ribadendo la propria preoccupata contrarietà agli interventi prospettati chiede che, prima che siano prese così importanti decisioni, l’Amministrazione Comunale vada ad un pubblico e sincero dibattito con la popolazione, il quartiere e le scuole.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-03-2013 alle 09:25 sul giornale del 11 marzo 2013 - 1757 letture

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