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Zinni: 'Nel PdL occorre uno sforzo. E' ora di imparare la lezione e smetterla con le giustificazioni'

Giovanni Zinni 3' di lettura 01/03/2013 - “Se nel Popolo della Libertà – dice il Coordinatore di Ancona e Consigliere Regionale Giovanni Zinni – delle Marche non facciamo uno sforzo, temo proprio che ai ballottaggi delle prossime comunali a doppio turno possano andarci i grillini. E' ora di imparare la lezione e smetterla con le giustificazioni “tecnicistiche”.

Il Coordinatore Ceroni afferma che si è ricostituita l'ex Forza Italia elettoralmente e che si è disintegrata l'ex AN. Questa è una sciocchezza detta a caldo. Questa analisi, peraltro non rispettosa di tutti quegli elettori e attivisti ex AN come me, il Sindaco di Ascoli Guido Castelli, il candidato al Senato Fabio Pistarelli, il Consigliere Regionale Elisabetta Foschi, il Sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini, i consiglieri comunali, i coordinatori locali, rimasti dentro fin da quando Fini ha compiuto il suo tradimento, non tiene conto invece del malessere vero di tanti nostri elettori che hanno votato Grillo o altri per protesta. Ma soprattutto non corrisponde al vero: l'elettorato del PDL è un mix ex AN ed ex FI e non solo che crede nei valori del centrodestra unito.

Questi elettori che ci hanno ridato fiducia, sulla scia della grande campagna elettorale di Silvio Berlusconi leader e di Angelino Alfano candidato Premier, lo hanno fatto proprio per portare a termine un programma che durante le esperienze di governo solo parzialmente si era riuscito a realizzare. Ma nelle Marche, dove siamo andati nettamente peggio rispetto al dato nazionale, non c'è più tempo: parte del nostro elettorato non ci ha scelto perchè evidentemente ci pretende, a torto o a ragione, più combattivi e concreti, punto. Da dove ripartire? Primo, ci vuole una vicinanza costante dei vertici nazionali nella gestione del partito. Secondo: una linea politica chiara e netta non solo del Gruppo Consiliare ma di tutto il partito per la Regione Marche, dal vertice alla base, costruendo sin da subito un progetto forte per le elezioni 2015, con un linguaggio nuovo e non arroccato sulle vecchie etichette destra, centro, sinistra, ecc, entrando di più nel vivo dei problemi delle imprese e dei cittadini.

Terzo: formare una classe dirigente locale anche con persone nuove e rinnovare le cariche interne se necessario. Quarto: sostenere o affermare i progetti alle elezioni comunali più utili al rinnovamento delle belle città delle Marche, senza improbabili camuffamenti, ma semmai sostenendo le vere proposte civiche alternative alla sinistra. In questo momento, con la riduzione dei Consiglieri Regionali da 43 a 30 e con questi dati elettorali, deve essere chiaro che nessuno ha da coltivare rendite di posizione. Di fronte al risultato deludente ed alla fine della fase delle poltrone facili, ora ognuno di noi è chiamato a dimostrare che chi ci ha votato non ha sprecato il proprio voto. Io credo ancora nella sfida di rilanciare Il Popolo della Libertà.”


   

da Giovanni Zinni
Consigliere Regionale PdL




Questo è un articolo pubblicato il 01-03-2013 alle 16:36 sul giornale del 02 marzo 2013 - 2351 letture

In questo articolo si parla di ancona, pdl, giovanni zinni

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