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Pesaro: in Guatemala per raggiungere un sogno, diventare giornalista di viaggio

Alessandro Masini 3' di lettura 27/02/2013 - Il pesarese Alessandro Masini ad aprile volerà in Guatemala per collaborare con una o.n.g. (Africa '70 di Monza) con l'obiettivo di valorizzare il territorio sacro Maya e di scrivere reportage e articoli inerenti a tale cultura e alle aziende che deturpano la natura.

"L’esperienza guatemalteca che andrò a vivere prevede un progetto che si suddivide in due parti. Una inerente al turismo e l’altra al giornalismo - racconta Alessandro - Sono riuscito a guadagnarmi tale opportunità grazie alle collaborazioni intraprese con l’Organizzazione Non Governativa Africa ’70 di Monza durante lo sviluppo del mio progetto di tesi di laurea. Potrei sottolineare molti aspetti a carattere personale e professionale ma la cosa principale da porre in evidenza è il movente: spero che il Guatemala sia solo l’inizio di un lungo viaggio che mi porti alla conoscenza del mondo sia esteriore che interiore".

"Il mio sogno è quello di diventare un giornalista di viaggio e narrare ciò che incontro (sia dentro che fuori). Scendendo più nel particolare posso affermare che essendomi laureato in Economia del Turismo ho intenzione di sfruttare – o forse è meglio dire strumentalizzare – l’aspetto turistico per muovermi nel mondo con le O.n.g. (in questo caso guatemalteco con Africa ’70) in quanto, quest’ultime, per definizione e missione sono profondamente radicate nella cultura locale del paese che andrò a visitare/conoscere intimamente. Infatti, in Guatemala, uno degli obiettivi è quello di valorizzare il territorio dei Maya con particolare attenzione alla zona Sacra attraverso operazioni di turismo sostenibile e responsabile".

"L’idea, sempre dal punto di vista turistico, è quella di creare pacchetti turistici per poi immetterli nel mercato. A tal proposito ho già incontrato delle persone nel pesarese che organizzano tour privati in Guatemala, i quali, mi hanno consigliato di creare e proporre un tour di 16 giorni che attraversa tutte le zone più interessanti ed affascinanti sia dal punto di vista culturale che ambientale. Come si può ben immaginare la valorizzazione di un territorio pretende una sua conoscenza alquanto profonda. Ed è proprio questa conoscenza che io voglio trasformare in reportage e articoli di viaggio, magari (e soprattutto) uscendo dalle vie battute del turismo per addentrarmi in zone più remote ed autentiche della zona sacra dei Maya (presente principalmente nei monti). Il Guatemala, dunque, con i suoi aspetti arcaici, spirituali ed agresti mi pare un ottimo capo di sperimentazione giornalistica".

"Non vedo l’ora di vivere da vicino tale cultura millenaria che pare si sia fermata nel tempo in alcune zone guatemalteche - conclude Alessandro -. Basta pensare solo che una percentuale non indifferente di popolazione parla ancora la stessa lingua Maya di secoli fa ed adora gli Dei (è bene sapere anche che cattolicesimo e politeismo oggi convivono pacificamente in Guatemala)".






Questo è un articolo pubblicato il 27-02-2013 alle 21:25 sul giornale del 01 marzo 2013 - 1440 letture

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