Falconara: crisi API. Silvetti: 'Spacca pretenda certezze'

Avevamo riscontrato l’appiattimento sconcertante se non clamoroso dei Sindacati che non esitarono a mobilitare i lavoratori per la questione “rigassificatore” facendo muro a protezione dell’Azienda.
Oggi i nodi vengono al pettine: le porte della raffineria di Falconara rimarranno chiuse per un lungo anno ed oltre i due terzi dei dipendenti ingrasseranno la lunga fila dei cassaintegrati della Regione Marche.
L’avevamo detto e purtroppo avevamo visto giusto. Oggi il Governatore Spacca si trova di fronte all’ennesima disavventura, per così dire, legata al mondo dell’industria e dell’occupazione. Ci si chiede che cosa avesse convinto i Sindacati ad avallare le fantomatiche prospettive di una Azienda che sta allungando il brodo da anni e che si è nascosta dietro alla vicenda rigassificatore annunciano stabilità e salvaguardia dei posti di lavoro.
Spacca non può più aspettare e deve immediatamente intervenire sulla proprietà in maniera ufficiale e chiedere chiarimenti con un tavolo ufficiale su una vicenda che rischia di peggiorare o peggiodi tramutarsi in tragedia per centinaia di lavoratori onesti ed in buona fede che sono stati letteralmente presi in giro o strumentalizzati dall’Azienda prima e da certi generosi sindacalisti poi.
Preannuncio una interrogazione urgente per chiedere chiarezza ed una presa di posizione forte e chiara da parte della Regione Marche nei confronti dell’Azienda che deve realmente scoprire le carte sul sito falconarese di fronte alle rivendicazioni sacrosante dei lavoratori e al disagio fortissimo creato sull’indotto per evitare che la vicenda risulti essere la fotocopia “petrolifera” del capitolo Fincantieri.

Questo è un articolo pubblicato il 08-06-2012 alle 14:27 sul giornale del 09 giugno 2012 - 993 letture
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