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Insieme per riempire il silenzio con la vita delle parole, giornata contro la violenza

no violenza donne 5' di lettura 25/11/2011 -

La Giornata internazionale contro la violenza del 25 novembre quest’anno è stata celebrata ad Urbino dove si è conclusa la campagna le ‘Forme della Violenza’ promossa dall’Assessorato alla Pari Opportunità della Regione Marche.



“Insieme per riempire il silenzio con la vita delle parole” è stato il messaggio diffuso dall’imponente azione di sensibilizzazione avviata l’8 marzo scorso ad Ancona e proseguita in venti Comuni del territorio. “Un'azione decisa e forte, un ‘pugno nello stomaco’ per impatto emotivo - osserva l'assessore alle Pari Opportunità, Serenella Moroder - che abbiamo voluto tenacemente per infrangere il muro di silenzio che impedisce la soluzione di questo dramma sociale di cui le donne continuano ad essere tristemente vittime. Cruenti cronache recenti, anche alla nostra regione, ci rendono ancora spettatori sconvolti e indignati di fronte agli abusi perpetrati sulle donne”.
E’ necessario affermare, è l’invito dell’assessore alle Pari Opportunità, “in modo chiaro la cultura del rispetto delle differenze e delle identità a partire dai giovani per una trasformazione culturale che deve registrare l'impegno di tutti, dalle istituzioni alla società civile. È urgente e non più rinviabile modificare in maniera profonda, individuale e collettiva il rapporto tra i sessi all’interno della famiglia e della società”.

Questo progetto, nell’ambito delle attività per le politiche di pari opportunità, ha visto per la prima volta riuniti insieme e collaborare fra di loro la Regione Marche, le cinque Province e venti Comuni marchigiani in una estesa campagna di informazione, sensibilizzazione e prevenzione sul fenomeno della violenza domestica sulle donne. Oltre alle istituzioni regionali, provinciali e comunali di parità sono stati coinvolti i centri antiviolenza, le associazioni e gli enti, l'Ufficio scolastico regionale e gli istituti scolastici superiori.

Con l'aiuto dei servizi presenti nel nostro territorio e con il consolidamento della rete di vigilanza, solidarietà, e soccorso possiamo farcela, ha insistito Moroder: “Il risultato più significativo raggiunto da ‘Le forme della violenza’ è stato quello di non relegare il problema della violenza sulle donne ad una sola giornata commemorativa l’anno, come fosse un “compianto funebre” per ricordare i caduti in guerra, ma averlo reso un tema quotidiano nelle nostre vite, facendolo entrare nelle nostre piazze in tutte le stagioni dell’anno, rendendo possibile toccare con mano le storie di quelle donne colpite dalla violenza; sfiorare anche solo camminando quelle sagome mute di donne che ci interrogano con le loro storie, ci costringe a reagire e sentirci mobilitati in prima persona affinché questi drammi non avvengano più”.

La giornata ad Urbino conclude il percorso unendo all’allestimento delle sagome e alla maratona di lettura anche un momento di approfondimento che riunisce rappresentanti di varie istituzioni e dell’università, e dei momenti di teatro per riflettere sulla violenza alle donne.
Al Teatro Sanzio sono intervenute: le assessore alle pari Opportunità del Comune di Urbino, Lucia Petrelli, e della provincia di Pesaro e Urbino, Daniela Ciaroni; Albarosa Talevi, dell’Osservatorio regionale politiche sociali, Fatima Farina, Ricercatrice dell’Università di Urbino e l’attrice Roberta Biagiarelli con una performance tratta dal monologo “A come Srebrenica” che racconta il massacro di Srebrenica, più vicino a noi di quanto possa sembrare: avvenuto 16 anni fa dall’altra parte dell’Adriatico, contro il quale l’Europa non ha potuto far altro che assistere, impotente. In conclusione lo spettacolo teatrale “Di donne e d’altro ancora” a cura del Teatro delle Fragole.

UN PROGETTO CHE NON SI INTERROMPE
Sono cento le sagome di donne ad Urbino che - dopo aver ‘invaso’ pacificamente le piazze principali delle cinque province e delle città di Jesi, Osimo, Fabriano, Senigallia, Loreto, Urbino, Fano, San Benedetto del Tronto, S. Elpidio a Mare, Civitanova Marche, San Severino Marche, Castel di Lama, Fermignano, Falconara, Recanati - torneranno a far riflettere: l’assessore alle Pari Opportunità, Serenella Moroder, ha infatti intenzione di regalare ad ognuna della cinque provincie venti sagome che potranno essere utilizzate per singoli eventi dedicati alla donna. L’8 marzo prossimo, poi, potranno tornare ad essere protagoniste della Giornata della donna ed esposte contemporaneamente in ogni provincia per un evento comune.
Ispirata al format internazionale ‘Silent Witness’, ‘Le Forme della Violenza' è una campagna di sensibilizzazione ma anche di informazione e prevenzione sulla reale portata del problema, sulle cause di natura sociale e sui possibili strumenti per contrastarlo.
Ogni Comune che ha aderito all'iniziativa ha dato il suo fattivo contributo sensibilizzando e coinvolgendo nella maratona di lettura le associazioni presenti sul territorio, le scuole, i gruppi teatrali, i cittadini. Si sono svolti anche spettacoli teatrali, incontri, momenti di approfondimento e dibattiti. Nelle piazze è stato distribuito materiale informativo e i dati aggiornati sui casi di violenza nelle Marche.

LA LEGGE REGIONALE E I CENTRI ANTIVIOLENZA
La Regione Marche nel 2008 ha varato la legge n. 32 “Interventi contro la violenza sulle donne” che riconosce che ogni forma o grado di violenza contro le donne come violenza di genere e violazione dei diritti umani, dell’integrità fisica e psicologica, della sicurezza, della libertà e della dignità della persona. Con questa legge sono stati istituiti o potenziati e vengono finanziati i Centri Antiviolenza, uno per ogni provincia, che costituiscono un punto di riferimento per tutte le donne che vivono situazioni di marginalità o di violazione, con lo scopo di promuovere la prevenzione, l’accoglienza ed il reinserimento sociale delle vittime. E’ stata creata la Casa di accoglienza che garantisce ospitalità, protezione, solidarietà e soccorso alle vittime di abusi, indipendentemente dalla loro cittadinanza. Inoltre con la L.R. n. 32/2008 è stato istituito il Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere, un organismo che permette di rafforzare la rete di servizi esistenti creando un coordinamento che razionalizza le energie del territorio. Con l’operato dei Centri antiviolenza alle vittime viene prestato soccorso e aiuto in senso psicologico e materiale.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-11-2011 alle 13:52 sul giornale del 26 novembre 2011 - 1031 letture

In questo articolo si parla di attualità, regione marche

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