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Jesi: un giovane baritono di 26 anni al debutto come Rigoletto al Teatro Pergolesi

Simone Piazzola 5' di lettura 24/11/2011 -

Simone Piazzolla baritono di 26 anni debutta nel ruolo di Rigoletto di Verdi al Teatro Pergolesi di Jesi da venerdì 25 novembre alle ore 21.00 con lui Gilda di Irina Dubrovskaya, Duca di Mantova Shalva Mukeria, Sparafucile Eugeniy Stanimirov e Maddalena Alessandra Palomba. Regia, scene e costumi, luci Massimo Gasparon, Giampaolo Maria Bisanti dirige la FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana. Per il nuovo allestimento, una coproduzione tra Jesi e altri sette teatri: Sferisterio di Macerata, teatri del Circuito Lirico Lombardo (Como, Brescia, Cremona, Pavia, Arcimboldi di Milano), Teatro dell’Aquila di Fermo.



Con repliche sabato 26 novembre alle ore 21 (secondo cast) e domenica 27 novembre alle ore 16.

Simone Piazzola, veronese di 26 anni, debutta il ruolo di Rigoletto al Teatro Pergolesi di Jesi, “un teatro – dichiarano il direttore artistico della 44esima Stagione Lirica jesina, Gianni Tangucci, ed il direttore d’orchestra Giampaolo Maria Bisanti - che vanta un’acustica molto buona e particolarmente adatta al debutto di un giovane baritono come protagonista del capolavoro verdiano”. Nato a Verona nel 1985, Piazzola nel 2007 ha vinto il Concorso “Comunità Europea” del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Nella stagione 2010 ha cantato a Catania, a Parma e a Madrid. Nella stagione 2011 ha cantato Traviata (Giorgio Germont) al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno.

Il Rigoletto di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave, va in scena al Teatro Pergolesi di Jesi da venerdì 25 novembre con repliche sabato 26 novembre alle ore 21 e domenica 27 novembre alle ore 16. Per la ‘prima’ di venerdì e la replica di domenica, canteranno con Simone Piazzola, il soprano siberiano Irina Dubrovskaya nel ruolo di Gilda, il tenore georgiano Shalva Mukeria nel ruolo del Duca di Mantova, il basso rumeno Eugeniy Stanimirov (Sparafucile), il mezzosoprano milanese Alessandra Palomba (Maddalena). Nella compagnia di canto sono inoltre Veronica Senserini (Giovanna), Pasquale Amato (Il Conte di Monterone), Mirko Quarello (Marullo), Saverio Pugliese (Matteo Borsa), Marian Reste (Il Conte di Ceprano), Miriam Artiaco (La Contessa di Ceprano), Bianca Tognocchi (Paggio), Gianni Paci (Usciere).

L’opera, proposta in un nuovo allestimento in coproduzione tra Fondazione Pergolesi Spontini, Associazione Arena Sferisterio di Macerata, Teatri del Circuito Lirico Lombardo e Teatro dell’Aquila di Fermo,tanti giovani hanno ieri amato l’opera di Giuseppe Verdi al Teatro Pergolesi, in occasione di un’anteprima riservata ai giovanissimi ed agli studenti di Jesi e della Provincia di Ancona. Molto applauditi i protagonisti del secondo cast, il baritono spagnolo Luis Cansino, il soprano moldavo Natalia Roman (Gilda), tenore del Kirghizistan Jenish Ysmanov nel ruolo del Duca di Mantova, in scena per la replica di sabato 26 novembre alle ore 21. Grandi applausi dai giovanissimi spettatori anche per il Direttore d’orchestra Giampaolo Maria Bisanti, alla guida della Form Orchestra Filarminica Marchigiana, per la regia le scene ed i costumi di Massimo Gasparon, che immagina un Rigoletto travestito da Pulcinella che tresca e odia, ama e si dispera sullo sfondo della Venezia immortalata da Tiepolo. “L’atmosfera tiepolesca e veneziana rievoca il fasto veneziano del Gran Teatro la Fenice di Venezia, dove l’opera andò in scena per la prima volta nel 1851” spiega Gasparon. “Già nel XVIII secolo il Tiepolo rappresentò i suoi famosi “Pulcinelli acrobati” che tanto incuriosirono e piacquero. Una sala degna del Veronese ci mostra un duca annoiato da feste in maschera, la cui unica evasione è la novità. Gilda è solo un oggetto di piacere temporaneo, usato e gettato senza interesse, come accade a tante innocenti. I cortigiani, costretti alla mascherata perpetua, sono archetipi della superficialità, del disonesto e dello squallore dell’ignoranza. Maschere senza anima, incapaci di umanità. Ed in una società edonistica come questa, il travestimento si erge ad anima”. Da qui l’idea di Rigoletto-Pulcinella, che “sopravvive tra noi, malinconico superstite di un tempo che più non è, costretto ancora nel suo bianco camicione, con la sua gobba e il volto celato dalla mezza maschera con naso adunco, espressione della logica più volgare e plebea, beffato e beffatore, sempre sull’orlo della catastrofe”.

Il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” è diretto da David Crescenzi. Aiuto regia Matteo Mazzoni.

Con Il trovatore e La traviata, Rigoletto è parte della cosiddetta “trilogia popolare” di Giuseppe Verdi. L’opera venne composta su libretto di Francesco Maria Piave che si ispirò al dramma di Victor Hugo Le Roi s’amuse. Così come il dramma di Hugo fu bloccato dalla censura, perché raccontava il libertinaggio del re di Francia Francesco I e le dissolutezze della sua corte, anche Rigoletto fu inizialmente oggetto della censura. Nell’opera di Verdi si arrivò però al compromesso di far svolgere l’azione alla corte di Mantova, ormai scomparsa, il re di Francia fu trasformato nel duca di Mantova e il nome del protagonista fu cambiato da Triboulet in Rigoletto. Così andò in scena, per la prima, l’11 marzo 1851 al Teatro La Fenice di Venezia.

La 44^ stagione lirica del Teatro Pergolesi di Jesi, organizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini guidata dall’Amministratore Delegato William Graziosi e dal Direttore Artistico Gianni Tangucci, si avvale del sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Marche, della Provincia di Ancona, del Comune di Jesi, del patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche. Si ringraziano per il contributo i privati uniti in Art Venture, la Camera di Commercio di Ancona, e Banca Marche, Sponsor principale della Stagione Lirica.

Biglietti: da 66 euro a 15 euro.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-11-2011 alle 18:15 sul giornale del 25 novembre 2011 - 1340 letture

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