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Wwf: 'No alla proposta di legge sulla gestione dei parchi'

wwf 4' di lettura 23/11/2011 -

Il WWF Marche invia una lettera aperta a tutti i Consiglieri e all'Assessore Donati con le osservazioni alla PDL concernente “Riordino degli Enti di gestione dei Parchi naturali regionali modifiche della legge regionale 28 aprile 1994 ”



Come Associazione ambientalista riconosciuta siamo fortemente contrari a questa proposta di legge. La Proposta di legge in oggetto va in direzione contraria rispetto a tutte le leggi che normano le aree protette negli altri paesi europei. Secondo la legge 394 le aree protette sono territori sottoposti ad un regime straordinario e devono essere governati da rappresentanti politici , da enti locali oltre che da rappresentanti del mondo scientifico come le Università e da rappresentati delle Associazioni ambientaliste che sono portatori di interessi diffusi e il cui obiettivo è la salvaguardia dell’ambiente. Negli articoli 1,2, 3 e 4 tale aspetto fondamentale viene completamente stravolto. La comunità del parco composta così come indicato dalla proposta di legge rappresenta un coacervo di interessi locali a differenza del consiglio direttivo che rappresentava un organo equilibrato tra il mondo scientifico, il mondo politico e le associazioni ambientaliste riconosciute. Il voto ponderato toglie poi la democraticità dalle decisioni che dovrebbero essere prese. Di seguito alcuni aspetti che vorremmo evidenziare:

PRESIDENTE -Il Presidente deve essere eletto con meccanismi di concertazione come previsto anche per i Parchi nazionali dalla legge 394/1991. I criteri che la Giunta regionale deve adottare per la nomina sono legati alla competenza, alla rappresentatività e all’assenza di conflitti di interesse.

COMPOSIZIONE COMUNITA’ DEL PARCO -La composizione della Comunità del Parco dovrebbe prevedere la presenza di Enti scientifici come ad esempio le Università. -La presenza di un rappresentante delle Associazioni di agricoltori potrebbe rappresentare un problema in quanto di fatto questi ultimi rappresentano un interesse particolare a fronte di un interesse pubblico che le aree protette devono garantire. Ricordiamo comunque che applicando le norme già esistenti sulla Multifunzionalità dell’impresa agricola (Decreto legislativo 228 del 2001) il coinvolgimento degli agricoltori è già esistente.

DIRETTORE DEL PARCO -Il Direttore del Parco dovrebbe essere nominato dalla Regione sulla base di titoli e curriculum. Egli deve far riferimento al servizio aree protette della Regione per assicurare il necessario coordinamento e le strategie di sistema tra le diverse aree naturali protette. E’ necessario un forte indirizzo della Regione nella gestione tecnica – amministrativa delle aree protette regionali.

INDENNITA’ -Proponiamo solo il rimborso delle spese per coloro che arrivano ad di fuori del Comune sede del parco su parametri e tetti massimi Di spesa stabiliti uguali per tutte le aree protette dalla Regione. Aspetti fondamentali che andrebbero presi in considerazione nella normativa per la gestione di una aree protetta e che invece non vengono esaminati assolutamente in questa proposta di legge sono tutti gli elementi riguardanti la conservazione della natura nella gestione delle aree protette regionali.

E’ evidente inoltre che bisognerebbe premiare quelle gestioni che sono in grado di documentare i risultati positivi raggiunti. Nel dettaglio alcuni aspetti che vorremmo mettere in luce:

PROGRAMMI DI GESTIONE -I programmi di gestione devono avere obiettivi concreti, coerenti e misurabili. Devono essere necessariamente presenti obiettivi di conservazione della biodiversita’ con una scadenza temporale certa,con l’enunciazione di indicatori per verificare l’efficacia delle azioni realizzate per raggiungerli.

CRITERI DI FINANZIAMENTO DELLE AREE NATURALI -Dovrebbero essere dettati nuovi criteri per il finanziamento delle aree naturali protette basati sulla valutazione dei risultati conseguiti e sulla definizione di obiettivi concreti misurabili e valutabili con indicatori specifici. Per la valutazione dell’efficacia di gestione delle aree naturali protette il Ministero dell’Ambiente ha gia’ messo a punto metodologie per le aree protette marine adattabili senza difficolta’ anche alle aree protette terrestri. Serve comunque un meccanismo che premi i parchi virtuosi e l’efficacia ed efficienza di gestione. Basta con finanziamenti a pioggia dettati solo da opportunita’ politiche.

PROGETTI DI AREA VASTA -Si dovrebbero sostenere le politiche di sistema basate sulla condivisione da parte di piu’ aree naturali protette di obiettivi comuni di conservazione su area vasta (piu’ efficaci nel medio e lungo termine). Recuperare l’esperienza dei progetti a regia regionale con un coordinamento da parte della Regione e la definizione di obiettivi prioritari di conservazione della biodiversita’ a scala regionale. Basta con proposte di progetti a regia regionale inconcludenti e privi si efficacia per la conservazione della natura. Il WWF Marche chiede pertanto alla Giunta regionale di modificare la Proposta di legge tenendo conto delle considerazioni fatte.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-11-2011 alle 17:13 sul giornale del 24 novembre 2011 - 995 letture

In questo articolo si parla di ambiente, attualità, wwf marche, parco, wwf, gestione

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