Marangoni: 'Lavanderie artigiane penalizzate dal consiglio regionale'

Il Consiglio Regionale ha approvato martedì, a maggioranza, la legge regionale che disciplina l'attività artigiana di tintolavanderia, con l'astensione dell'opposizione del centro destra e il voto contrario del consigliere Enzo Marangoni di Libertà e Autonomia – Noi Centro.
Marangoni ha presentato una serie di emendamenti, respinti dalla maggioranza, finalizzati a far inserire nella legge specifiche sanzioni per le lavanderie self-service, sempre più diffuse, nei casi in cui operino con personale. Queste consistono nella semplice attività di noleggio attrezzatura consistente in uno spazio allestito con lavatrici ed essicatoi utilizzati direttamente dalla clientela, acquistando appositi gettoni ed eventualmente detergenti, ma sempre senza la presenza di personale. Al contrario, talvolta accade che le lavanderie self-service abbiano personale che svolge attività di ritiro e consegna dei capi da lavare e stiratura, creando così forme di concorrenza sleale alle tintolavanderie artigiane che operano invece con personale qualficato.
Marangoni ha dichiarato che “il mancato inserimento nella legge regionale di norme di contrasto agli abusi di alcune lavanderie self-service finisce con penalizzare il settore, già in crisi, delle lavanderie artigiane”. Conclude Marangoni affermando che “la legge regionale, così come approvata, è semplicemente una fotocopia della legge nazionale n. 84 del 2006, già vigente anche nelle Marche, poiché non porta alcuna significativo valore aggiunto rispetto alla stessa, anzi burocratizza ancor più gli artigiani del settore lavanderie imponendo, a loro carico, ulteriori adempimenti amministrativi con relativi costi”.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-11-2011 alle 15:57 sul giornale del 24 novembre 2011 - 1121 letture
In questo articolo si parla di politica, Enzo Marangoni, lavanderia
L'indirizzo breve è
https://vivere.me/rY6