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Fabriano: sinergia tra Confartigianato e Cna per difendere i fornitori ARDO

2' di lettura 20/11/2011 -

I segretari della Confartigianato Marche e Cna Marche, Giorgio Cippitelli e Silvano Gattari, accompagnati dai direttori nazionali delle aree economiche e da una delegazione di rappresentanti locali e dei rispettivi legali, incontreranno i tre Commissari che da oltre tre anni gestiscono l’Amministrazione Straordinaria della ARDO.



Confartigianato e Cna, come affermato nella recente assemblea di Fabriano con oltre 40 imprenditori locali (100 stimati a livello di Marche, Umbria ed Emilia Romagna) interessati alle procedure di revocatoria di quanto riscosso nei sei mesi antecedenti alla decisione dell’Amministrazione Straordinaria intendono rigettare le richieste di revocatorie, che sono illegittime e mortificati per un settore, quello dell’indotto, che già vanta decine e decine di milioni di euro di crediti bloccati dalla decisione dell’Amministrazione straordinaria.

Confartigianato e Cna affermano Cippitelli e Gattari non solo sosterranno le imprese in giudizio, ma mettono in campo le Associazioni nazionali affinché il Governo ed il Ministero del Lavoro e dell’Industria facciano la loro parte sui Commissari che non possono “affondare” le imprese dell’indotto fabrianesi e marchigiane. I terzisti sostengono Confartigianato e Cna “si sono visti recapitare dai commissari della Antonio Merloni la richiesta di risarcimento degli acconti ricevuti per le forniture prodotte nel periodo di aprile-ottobre 2008. Inaccettabile e quindi NO alle revocatorie.

Per questo e sotto il diretto impulso delle rispettive segreterie nazionali Confartigianato e Cna sostengono che tale richiesta non solo è dannosa per le singole aziende ma è anche controproducente ai fini della rinascita dalla A. Merloni. La missione congiunta fa seguito ad una precisa strategia di tutela dell’indotto fabrianese già in grave difficoltà sia per la crisi della ARDO che per i continui processi di delocalizzazione sviluppati dalle grandi imprese che continuano ad impoverire il territorio.

La delocalizzazione purtroppo non viene attuata per avviare nuove produzioni, ma per trasferire quelle esistenti in provincia e nella regione in paesi “meno costosi”. Un processo questo che ha visto atteggiamenti della grande industria “fuori luogo” come nel caso della Best.

Un caso di proporzioni immani che si abbatte sul futuro di tante micro e piccole imprese come quelle di quell’indotto che negli anni ha reso grande l’A. Merloni. Una misura ingiusta che rischia di innescare per molte di queste aziende un conto alla rovescia fino al fallimento finale. Un colpo di grazia immeritato che mina alle basi le prospettive di una futura ripresa. Infine Confartigianato e Cna chiedono a tutte le istituzioni locali, Regione, Province e Comuni ed alle forze politiche di sostenere tale battaglia per contrastare e far annullare le revocatorie.


   

da Cna e Confartigianato




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-11-2011 alle 17:11 sul giornale del 21 novembre 2011 - 972 letture

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