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Fp Cgil: 'Si apra un confronto sulla riforma degli Ersu'

FP Cgil 2' di lettura 07/11/2011 -

Il metodo del confronto con le parti sociali sembra essere stato abbandonato dalla Giunta Regionale. Prova ne sia che viene approvata dalla Giunta una proposta di legge di riordino degli Enti regionali per il diritto allo studio universitario e sulla stessa a tutt’oggi non viene promossa alcuna consultazione determinando uno stato di incertezza fra i lavoratori degli Enti.



La preoccupazione è rappresentata dal contenuto della proposta che ribalta completamente l’impostazione della precedente. Infatti, si passa da una soluzione di ERSU unico regionale al mantenimento, secondo la più recente proposta di legge, degli attuali quattro ERSU ma amministrati dai Comuni sede di Università. Una soluzione dal profilo di dubbia legittimità sul piano giuridico. Infatti, nella proposta, si definiscono gli “ERSU enti strumentali della Regione dotati di personalità giuridica di diritto pubblico e amministrati dai Comuni di Ancona, Camerino, Macerata e Urbino”.

Come possa un ente strumentale della Regione essere amministrato da un Comune è un’innovazione della quale siamo curiosi di capire come possa concretizzarsi. Sono più che fondati i dubbi sulla percorribilità di questa soluzione, a partire, per quanto più direttamente ci riguarda, dalla gestione del personale. Se non bastasse la proposta di legge prevede che le funzioni amministrative degli ERSU siano esercitate dai competenti organi del Comune sede dell’Ente e spetti al Sindaco la rappresentanza legale (sul quale dovrebbe essere esercitata la vigilanza della Regione!). Ci parrebbe decisamente più sensata e rispondente all’obiettivo di miglioramento dei servizi, della loro omogeneizzazione sul territorio regionale, una soluzione che superando gli attuali consigli di amministrazione affidi il coordinamento al competente servizio regionale , salvaguardando la partecipazione attraverso forme di consultazione dei Comuni, dell’ Università, delle componenti studentesche e delle rappresentanze dei lavoratori.

Un equilibrio quindi fra esigenze di indirizzo che sono in capo alla Giunta Regionale ed esigenze di partecipazione si può trovare ma non con soluzioni pasticciate che alla fine non rispondono a nessuna di queste esigenze. La FP CGIL nell’esprimere un netto e deciso dissenso rispetto alla proposta licenziata dalla Giunta Regionale chiede che si apra un confronto nella massima chiarezza e trasparenza con tutte le componenti interessate a partire dalle motivazioni che spingono la Giunta Regionale a modificare l’attuale assetto degli ERSU.


   

da Fp-Cgil




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-11-2011 alle 18:17 sul giornale del 08 novembre 2011 - 700 letture

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