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Dissesto idrogeologico, Marangoni chiede una svolta in Regione

Enzo Marangoni 2' di lettura 07/11/2011 -

Mentre tutti i telegiornali trasmettono le immagini della devastazione di Genova, delle Cinque Terre e della Lunigiana, mentre in Val Padana si veglia sulla piena del fiume Po, mentre in Campania si piangono i morti del nubifragio, c’è anche chi affronta il problema del dissesto idrogeologico dandosi da fare all’interno delle proprie competenze istituzionali: il Consigliere Regionale Enzo Marangoni (Libertà e Autonomia – Noi centro) ha presentato lunedì 7 novembre 2011 una interpellanza alla Giunta Regionale nella quale chiede alla Regione un impegno serio e costruttivo per “mettere in atto una serie di azioni miranti alla definizione esatta degli elementi di pericolosità”.



Quello che manca nelle Marche, secondo il Consigliere Marangoni, è una pianificazione territoriale ed urbanistica che miri alla riduzione del rischio idrogeologico nell’intero territorio regionale. Domani si discuterà in Consiglio Regionale la Proposta di Legge n.111, ad iniziativa della Giunta, che prevede di dare ampissimo potere ai comuni proprio per quanto riguarda la gestione e lo sfruttamento del territorio, senza una preventiva analisi della situazione attuale e nemmeno un coordinamento. Sarebbe invece auspicabile il coinvolgimento dei geologi e la predisposizione di adeguati archivi digitali del dissesto idrogeologico. Troppo spesso sulla gestione del territorio si sono disseminate competenze ai vari enti creando un crescendo di confusione istituzionale.

Ad oggi non ci sono più soggetti responsabili di quello che si fa e dunque delle conseguenze delle azioni realizzate. Il Consigliere Marangoni propone la Regione quale ente responsabile della gestione organica del territorio. Centinaia di Comuni della nostra Regione sono a rischio idrogeologico: frane, alluvioni, esondazioni colpiscono il territorio marchigiano ogni anno. Solo un disegno ampio ed omogeneo dello sfruttamento del territorio da parte dell’uomo può far si che le precipitazioni autunnali e primaverili non diventino ogni anno un problema economico e soprattutto umano. All’interno di un disegno generale, poi, ogni comune potrà attuare le proprie scelte senza rischiare di creare situazioni che, negli anni a venire, potrebbero diventare pericolose.


   

da Enzo Marangoni
Consigliere Regionale
Libertà ed Autonomia - Noi Centro




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-11-2011 alle 17:30 sul giornale del 08 novembre 2011 - 794 letture

In questo articolo si parla di politica, dissesto idrogeologico, Enzo Marangoni

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