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Tavullia: sgominato gruppo di spacciatori albanesi, tre arresti

carabinieri 2' di lettura 03/11/2011 -

I carabinieri di Rimini hanno arrestato nella mattinata di giovedì, a Tavullia e Cattolica, tre persone. Si tratta di Alban Sopi, 21enne residente a Cattolica, nullafacente, Rifat Sopi, 29 anni, residente a Cattolica, con vicende penali a carico, e Aranit Ceci, 40enne residente a Tavullia, operaio, anche lui con vicende penali a carico.



I tre, tutti albanesi, sono finiti in manette in ottemperanza ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 24 ottobre dall'ufficio del gip del tribunale di Rimini. Devono rispondere di detenzione illegale di stupefacenti finalizzata allo spaccio. Nell'ambito della stessa operazione sono state denunciate dieci persone: E. S., 24enne albanese residente a Cattolica, S. B., 33enne albanese residente a Tavullia, G. B., 22 anni, rumeno, residente a Morciano di Romagna, con vicende penali a carico, A. B., 40enne albanese residente a Tavullia, A. G., 39enne albanese residente a Rimini, con vicende penali a carico, E. C., 30enne albanese residente a Riccione, con vicende penali a carico, A. I., 42 anni, napoletano residente a Novecento, anche lui con vicende penali a carico, C. D., 22enne di Urbino ma residente a Pesaro, M. Z., 37enne di Rimini residente a San Giovanni in Marignano, e D. M., 30 anni, di Cattolica ma residente a Gradara, anche questi ultimi con precedenti.

I militari seguivano da alcuni mesi i movimenti dei tre albanesi finiti in manette, dediti all'attività dello spaccio di cocaina nella zona di Cattolica, Gabicce Mare, Morciano di Romagna, San Giovanni in Marignano e Tavullia. Il gruppetto aveva scelto come punto di ritrovo un bar di Cattolica, probabilmente grazie alla complicità dei gestori dell’esercizio, anch'essi di nazionalità albanese. I militari hanno anche scoperto che nelle dosi commercializzate venivano utilizzate, come sostanze da taglio, tropacocaina e levamisolo, quest'ultimo un antiparassitario usato in veterinaria come vermicida che se assunto in dosi elevate può provocare febbre, nausea, infezioni della pelle e perfino polmonite. Alban Sopi e Rifat Sopi sono stati condotti nel carcere di Rimini mentre Aranit Ceci in quello di Pesaro.






Questo è un articolo pubblicato il 03-11-2011 alle 17:13 sul giornale del 04 novembre 2011 - 931 letture

In questo articolo si parla di cronaca, francesca morici, carabinieri, cocaina, tavullia, cattolica

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