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Giorgi: 'Riorganizzare della cultura regionale, occorre linfa nuova'

paola giorgi 2' di lettura 03/11/2011 -

Marcolini, finalmente, sta sposando le nostre proposte sulla riorganizzazione della Cultura regionale. Del resto le proposte dell' Italia dei Valori hanno sempre avuto fondamento sulla conoscenza della materia, sulla valorizzazione degli Enti culturali per la loro rispondenza alle esigenze territoriali e non vissuti solo per la conservazione di poltrone e potere.



Oltre un anno fa avevamo scritto dell'esigenza di creare due distinti filoni di intervento a livello regionale: uno per la prosa e uno per la lirica ed oggi anche l'Assessore arriva ad affermare che è l'unica strada percorribile. Se avesse avuto più coraggio e una visione più laica degli interventi necessari ed urgenti, probabilmente anche lo Sferisterio avrebbe tratto un vantaggio ed oggi non si troverebbe nella situazione di pericoloso stallo in cui versa e rappresenterebbe quello che è invece il suo ruolo centrale nella produzione lirica marchigiana. Musica per le orecchie è l'affermazione che il Teatro Stabile delle Marche è l'istituzione culturale più prestigiosa nel territorio regionale. Creata e cresciuta contro la volontà della casta egemone, perchè interpretata dalla passione, dalla capacità, dal prestigio nazionale di persone che non rispondevano certo all'identikit della casta, il Teatro Stabile ha raggiunto i vertici nazionali della prosa.

Dopo un misero tentativo di distruzione, oggi si risconosce il suo grande ruolo e il merito a chi lo ha voluto e creato, in primis l'ex Sindaco di Ancona Galeazzi capace di circondarsi di una grande squadra. Marcolini afferma oggi che la casa naturale dello Stabile è il Teatro delle Muse e che l'inutile Fondazione Teatro delle Muse "scomparirebbe": noi lo diciamo dal 2003, da quanto le Muse sono state aperte e lo Stabile ha raggiunto la vetta più alta del riconoscimento ministeriale della prosa. Ricordo a Marcolini la grande capacità di una struttura produttiva della prosa di creare indotto economico, con costi assolutamente minori rispetto alla lirica, soprattutto in una Regione, come le Marche, che presenta un patrimonio unico del quale, a nostro avviso, ancora non si è compresa fino in fondo la portata culturale e sociale: i nostri cento Teatri Storici. L'unica nota stonata sono i nomi...per interpretare un rinnovamento, al quale siamo "forzatamente" arrivati, nonostante le nostre giuste proposte avanzate da tanto tempo, occorre linfa nuova, se guardassimo ancora solo nell'alveo che già ha dimostrato i suoi limiti, sarebbe tutto inutile. Coraggio Assessore!


   

da Paola Giorgi
Consigliere regionale IDV




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-11-2011 alle 15:52 sul giornale del 04 novembre 2011 - 623 letture

In questo articolo si parla di cultura, teatro, politica, pietro marcolini, Paola Giorgi

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