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Jesi: ottima accoglienza del pubblico per l'inaugurazione della Biblia Pauperum

Il manifesto della mostra 3' di lettura 29/08/2011 -

Al via Biblia Pauperum, ed è già successo: gremite ieri le due sedi del Museo Diocesano della quinta Rassegna di arte sacra Signore da chi andremo? - Biblia Pauperum a Jesi.



Artisti, residenti, turisti e curiosi hanno riempito Corso Matteotti in occasione dlel’inaugurazione, avvenuta alla presenza del Vescovo di Jesi Mons. Gerardo Rocconi, dei due curatori, il professor Armando Ginesi e Don Vittorio Magnanelli, del Presidente del Consiglio Provinciale Luciano Antonietti, dell'Assessore Bruna Aguzzi in rappresentanza del Sindaco, del Direttore del Museo Diocesano Randolfo Frattesi e delle autorità militari.

Grande importanza per questa quinta edizione, in occasione del XXV Congresso Eucaristico Nazionale, anche per la rilevanza nazionale che l’evento sta risquotendo, grazie all’impegno dei curatori e degli organizzatori e alla partecipazione di ben 75 artisti provenienti da 13 Regioni d’Italia (Marche, Calabria, Piemonte, Toscana, Umbria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Lazio, Liguria) presentando nel complesso 55 dipinti, 9 sculture, 8 installazioni e 3 video.
Importanza dell’evento data anche dalla rilevante alleanza che si è creata fra artisti e territorio.

«Inoltre - afferma l’assessore Bruna Aguzzi – c’è stato anche un “atto di coraggio”, il catalogo, che permetterà alla rassegna di vivere ben oltre le giornate di esposizione del 2011. E questo è molto importante».

«È una bella sfida – commenta il critico Armando Ginesi – 75 artisti sono 75 linguaggi e ciò è perfettamente in linea con il nostro tempo caratterizzato dalla pluralità, che si esprime in ambito sociale, politico, religioso ed artistico. Occorre dialogare con l’opera, che è uno strumento di comunicazione, l’opera accende le domande e dialogando con esse sarà possibile accorciare il divario che l’arte ha avuto con la Chiesa a partire con la seconda metà del ‘700, ma anche con la società,quella politica in particolare, perché l’arte e la cultura in genere fanno crescere e comunicare».

Ginesi cita anche Dostoevskij che ne ”L’idiota” fa dire ad un suo personaggio principale “La bellezza salverà il mondo” «Grazie all’arte – continua il critico – sarà possibile recuperare la dimensione di una vita migliore a cui tutti aspiriamo. L’arte è parte integrante della qualità della vita. Cerchiamo quindi di dialogare con le opere, che non ci sia atteggiamento di mutismo reciproco altrimenti avremmo fallito tutti».

Don Vittorio Magnanelli, ideatore e promotore della rassegna, come di consueto lancia già la sfida per il tema del prossimo anno «per mettere le mani avanti e per compromettere tutti nel proseguimento delliniziativa. Come consigliò il Papa, di leggere i singoli libri della Bibbia anche come esercizio letterario, anche questa rassegna segue come tematiche quelle dei libri come “L’esodo”, “L’Apocalisse”, “Giobbe, l’Uomo”, il “Cantico dei Cantici” ed ora il Vangelo di Giovanni. La tematica del prossimo anno, che segue anche il criterio dell’alternanza fra Antico e Nuovo testamento, potrebbe essere libro di Qoelet (chiamato un tempo l’Ecclesiaste che in greco significa predicatore, saggio), chiamato dal Cardinal Ravasi “Il cantico dei cantici del sionismo” o “scandalo della Bibbia” citando il celebre ritornello “vanità delle vanità, tutto è vanità”».

Un plauso finale va all’allestimento di Renato Barchiesi.

La rassegna rimarrà aperta fino al 2 ottobre 2011 in questi orari: da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, mentre la domenica dalle 17 alle 20. L’ingresso è libero.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-08-2011 alle 11:41 sul giornale del 30 agosto 2011 - 999 letture

In questo articolo si parla di cultura, jesi, Museo diocesano di Jesi

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