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Civitanova: baby gang rubava motorini per smontarli e rivenderne i pezzi

2' di lettura 28/07/2011 -

Rubavano motorini, li smontavano e rivendevano i pezzi. Questo il quadro emerso dalle indagini degli agenti del Comm.to di P.S. di Civitanova Marche, avviate in seguito all'aumento di furti di ciclomotori in città. Le indagini hanno portato a stabilire che la maggioranza dei furti era opera di un gruppo di giovani civitanovesi, 6 minorenni incensurati ed un maggiorenne ucraino ma residente a Civitanova Marche, che sono ora stati segnalati per i reati di furto, ricettazione e distruzione di atti veri.



Le indagini hanno inoltre consentito di individuare il luogo in cui la baby gang nascondeva il frutto delle loro scorribande, una abitazione di fatto abbandonata di proprietà dei genitori di uno dei ragazzi, ubicata alla periferia di Civitanova, in zona una zona nascosta e poco frequentata. La perquisizione degli agenti nel casolare il 26 luglio scorso aveva portato al rinvenimento di pezzi come telai e targhini di numerosi ciclomotori, almeno 20, per buona parte dei quali si è già accertata la provenienza furtiva. Quasi tutti i ciclomotori sono stati sottratti a Civitanova o nei paesi vicini.

La polizia ha raccolto ampio materiale probatorio su quella che era l’attività del gruppo individuato, consistente, nella maggioranza dei casi, nello smontaggio dei mezzi, il loro riassemblaggio in cloni diversi dagli originali, la cessione dei mezzi così alterati ad altri soggetti in corso di individuazione, la loro cannibalizzazione per l’utilizzo di parti sui mezzi propri, la vendita a terzi di parti di motore e altri pezzi dei ciclomotori, tutto con una attività con caratteristiche quasi imprenditoriali.

La posizione isolata del casolare dove tutto veniva effettuato, permetteva poi agli autori dei furti e delle successive attività, di distruggere con il fuoco documenti, targhe, caschi e quanto non utile, mediante l’accensione di fuochi in cui tutto veniva fatto scomparire. Proprio tra le ceneri di alcuni di questi falò sono stati infatti ritrovati, oltre a resti di cavi e pneumatici, i pezzi di numerosi targhini di riconoscimento, alcuni dei quali precedentemente accuratamente tagliati, ma in qualche modo ancora leggibili. Tutto il materiale sequestrato, su cui verranno successivamente completati gli accertamenti, è stato posto sotto sequestro.

Sei minorenni, tutti incensurati, sono quindi stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Ancona, in stato di libertà, per i reati di furto, ricettazione e distruzione di atti veri. E’ stato invece segnalato alla Procura della Repubblica di Macerata, per gli stessi reati, e in concorso con i sopra indicati anche un maggiorenne di origini ucraine residente a Civitanova Marche.






Questo è un articolo pubblicato il 28-07-2011 alle 17:48 sul giornale del 29 luglio 2011 - 2302 letture

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