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Favia: 'Le carceri marchigiane esplodono e il personale è troppo poco'

David Favia 2' di lettura 24/06/2011 -

Le carceri marchigiane esplodono e il personale è troppo poco. Per segnalare questa urgenza e imporre al governo regionale e nazionale immediati investimenti infrastrutturali e di personale, sono intervenuto ieri alla Camera dei Deputati.



E’ ormai noto che le due principali case di reclusione, quella di Montacuto e quella di Pesaro, delle quali ho avuto l'occasione di occuparmi più volte in passato, sono senz'altro sovraffollate.
Sono troppi i detenuti stipati in poco posto senza alcun riguardo alla dignità umana che noi dell’Italia dei Valori intendiamo salvaguardare con fermezza. Oltre a questo non è ammissibile che il numero di addetti di polizia penitenziaria sia al di sotto degli standard previsti: soprattutto a causa dei distaccamenti operati dal carcere principale, che è quello di Montacuto, al servizio degli altri carceri della regione e soprattutto al servizio del piccolo carcere satellitare di Barcaglione di Ancona.

Credo che il Governo, tra le tante urgenze, debba cessare di sprecare danari su operazioni inutili e investire nel sociale. Ovviamente anche all'interno del sociale vi sono delle priorità, ma sicuramente quello carcerario è un settore importante, in quanto non dobbiamo dimenticare che la nostra Costituzione dice che la detenzione carceraria post-pena passata in giudicato protende alla rieducazione del detenuto e alla restituzione di una persona diversa alla società. Non dimentico, nel dire questo, i tanti detenuti in attesa di giudizio, che non sono potenzialmente, appunto ai sensi dell'articolo 27 della Costituzione, ancora da rieducare, ma che pure vivono la sofferenza di infrastrutture e di personale insufficiente.

Oltre a pensare ai tanti detenuti che vivono in queste misere condizioni sento di dovermi associare alle lamentazioni che i sindacati degli agenti di custodia fanno quasi quotidianamente sulla vita rischiosa che queste persone si trovano ad affrontare quotidianamente, esponendosi al pericolo di risse con detenuti violenti e al contagio di malattie infettive come sieropositività o di epatite C di cui il tasso in carcere è notoriamente alto.

Ebbene, associandomi a quello che è stato detto da molti colleghi nel riconoscere la bontà della battaglia dell'onorevole Pannella, che è però una battaglia quotidiana di moltissimi di noi e anche di tantissimi consiglieri regionali (nella mia regione c'è addirittura un ombudsman per i diritti dei detenuti), credo fermamente che il Governo dovrebbe intervenire, anche in questa che è una delle tante piaghe che questo Esecutivo continua a tenere aperte, investendo in infrastrutture e in personale.


   

da David Favia
coordinatore regionale IdV




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-06-2011 alle 19:15 sul giornale del 25 giugno 2011 - 2435 letture

In questo articolo si parla di politica, italia dei valori, david favia, carcere, idv

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