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Vertenza Bunge, la delegazione sindacale ricevuta in Regione

Marco Luchetti 3' di lettura 23/06/2011 -

Chiuse negativamente le trattative di acquisto dello stabilimento produttivo al porto di Ancona da parte di alcune aziende che avevano dapprima mostrato interesse, si profila ora l’ipotesi che l’Autorità Portuale di Ancona potrebbe essere interessata all’acquisto dell’area di proprietà BUNGE - una superficie di oltre 45 mila metri quadri - per destinarla ad attività legate all’economia e alla gestione logistica del porto anconitano.



Lo storico stabilimento, dopo l’acquisto dalla ICIC-Angelini Farmaceutici nel dopoguerra, attivo nello scalo dorico quindi fin dagli anni Cinquanta nella lavorazione di semi oleosi e produzione di farine alimentari, ha dichiarato la dismissione e la cessazione di attività, mettendo in cassa integrazione il totale dei 61 dipendenti. Oggi in Regione si è fatto il punto della situazione in una riunione in cui erano presenti , oltre all’assessore al Lavoro, Marco Luchetti e i rappresentanti di FAI CGIL, FLAI CISL e UILA UIL e la RSU, anche il Sindaco di Ancona, Fiorello Gramillano, l’assessore provinciale Maurizio Quercetti e il presidente dell’Autorità Portuale, Luciano Canepa. Proprio quest’ultimo ha dato la massima disponibilità e impegno ad avviare in tempi brevi le procedure per un’ eventuale acquisizione dell’area perché – ha detto Canepa – il porto ha sempre più bisogno di spazi logistici e di spazi produttivi che ne favoriscano lo sviluppo. E se l’Autorità portuale per legge non può svolgere direttamente attività imprenditoriale e quindi assumere lavoratori , può però dare concessioni finalizzate alle attività legate ai traffici marittimi commerciali.”

“Si tratta di un’ importante opportunità offerta dall’Autorità portuale – ha affermato Luchetti – che ci consentirebbe di affrontare la situazione con una maggiore tranquillità di tempi e con le garanzie di trasparenza che può dare un soggetto pubblico. E’ una proposta quindi che va considerata con grande attenzione perché apre un positivo ventaglio di soluzioni per un percorso mirato di ricollocamento dei lavoratori in un arco di tempo ragionevole, accompagnati anche da azioni formative e di riqualificazione. Certamente c’è l’impegno della Regione, con la collaborazione di tutte le istituzioni interessate e di concerto con le forze sindacali, a confrontarsi e a valutare la percorribilità di proposte vantaggiose e concrete che dovessero prospettarsi in questo periodo”.

I Sindacati hanno poi illustrato l’accordo firmato nel maggio scorso con l’Azienda che prevede ammortizzatori sociali per i lavoratori, per due anni e incentivi all’esodo personalizzati a seconda dell’età del lavoratore. Nell’accordo è previsto anche l’impegno della BUNGE – che ha già chiuso in precedenza il sito di Porto Marghera, lasciando operativo solo quello di Ravenna – ad attivare un sistema per agevolare la ricollocazione del personale in esubero. La riunione in Regione si è conclusa con un aggiornamento per una nuova riunione dove è auspicabile la presenza dei vertici aziendali per un confronto approfondito sulle ultime ipotesi.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-06-2011 alle 17:06 sul giornale del 24 giugno 2011 - 2338 letture

In questo articolo si parla di attualità, regione marche, ancona, marco luchetti, bunge

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