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Rifiuti campani nelle Marche, Donati: 'Sconcertato dal no di Ricci, il Pd pesarese è scorretto'

Sandro Donati 3' di lettura 22/06/2011 -

"Sono sbalordito dalle dichiarazioni del presidente della Provincia di Pesaro Urbino". L'assessore regionale all'Ambiente replica duramente a Matteo Ricci, che nella giornata di ieri aveva detto "no" al trasferimento di 1.500 tonnellate di rifiuti campani nei due siti del pesarese.



I rifiuti della Campania nelle Marche? E' rottura tra la Regione e la Provincia di Pesaro. Tanto che l’assessore regionale all’Ambiente, Sandro Donati, si dichiara pessisimista sull’evoluzione della vicenda: “Prendiamo atto di questo diniego, e appena arriverà la comunicazione ufficiale da Pesaro faremo sapere alla Campania che non potremo dare la nostra solidarietà”. La partita, in realtà, sembra molto più complessa del previsto. Perché, secondo Donati, la decisione della Provincia di Pesaro sarebbe del tutto in contrasto con la disponibilità offerta nei mesi scorsi.


“Sono sconcertato dalle uscite del presidente Matteo Ricci – attacca l’assessore – Il presidente della Provincia di Pesaro era a conoscenza della situazione". Ma non basta: oltre alla rottura istituzionale, infatti, si profila una tensione politica tutta interna al centro-sinistra marchigiano. "La Regione - aggiunge Donati - è sempre stata corretta con il Pd pesarese. Da parte loro, invece, sono arrivate solo scorrettezze”. C’è poi il nodo relativo alla quantità di rifiuti campani che sarebbero dovuti arrivare nei due siti pesaresi individuati (Tavullia e Monteschiatanello). Un totale di 1.500 tonnellate di spazzatura, ritenuta “irrisoria” dall’assessore. E il dirigente Antonio Minetti (servizio Ambiente) precisa: “Due camion a settimana, otto al mese, per i tre mesi previsti. In tutto, 24 camion per ognuno dei due siti. Altro che duecento tir settimanali, come sostenuto da qualcuno”.

Ma non finisce qui, perché Donati decide di rispondere per le rime a Ricci. “Ricci si preoccupi di aver perso sette Comuni, tra i quali c’è anche San Leo, fondamentale per il turismo marchigiano. E si ricordi che la sua Provincia è il fanalino di coda in materia di raccolta differenziata: nessun Comune del pesarese presenta percentuali superiori al 50%”. La gestione dei rifiuti campani nelle Marche si starebbe quindi trasformando in una situazione molto difficile da gestire, tanto che esponenti del centro-destra hanno già chiesto la testa dell'assessore regionale.

Tutto inizia nel novembre scorso, quando la Regione Marche accoglie la richiesta del governo e conferma la disponibilità a ricevere una parte dei rifiuti prodotti in Campania, in piena emergenza. “Il 3 dicembre – ricorda Piergiorgio Carrescia – si tenne un incontro tra Regione e Provincia di Pesaro, durante il quale venne chiesto ai Comuni del territorio ed ai gestori degli impiantidi verificare la disponibilità allo smaltimento della spazzatura campana. Ed il 23 dicembre il tavolo tecnico si concluse con la disponibilità dell’Aset per i siti di Monteschianello e Tavullia”. Disponibilità che sarebbe stata confermata anche il 7 marzo con l’ok dell’assessore provinciale all’Ambiente di Pesaro. Le Marche si sarebbero così unite a Toscana, Emilia-Romagna, Puglia e Lazio. Infine, notizia più che recente, il “no” di Ricci. “Sono amareggiato – dice Donati – A quanto pare, anche nell’anno del 150esimo dell’Unità d’Italia i giochi della vecchia politica ostacolano quello che poteva essere un bel gesto di solidarietà nei confronti di una popolazione in difficoltà”.










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