Giorgi: 'Sostenere la candidatura delle donne africane al premio Nobel per la pace'

2' di lettura 22/06/2011 -

La vice presidente dell’assemblea legislativa delle Marche, Paola Giorgi dell’IdV, ha presentato in Consiglio regionale una mozione di grande significato culturale oltre che politico: sostenere fattivamente la candidatura delle donne africane al premio Nobel per la pace 2011.

Si tratta di una iniziativa forte per una candidatura avanzata ad Oslo lo scorso febbraio e ripresa a maggio con il lancio al Ministero degli esteri della campagna NOPPAW (“Nobel Peace Prize for African Women”) che appunto è finalizzata a riconoscere a tutte le donne africane quel ruolo di portatrici di pace che da sempre le rende protagoniste nella prevenzione e nella risoluzione dei conflitti e quindi nel lento ma inarrestabile processo di crescita e di sviluppo dei loro Paesi. In effetti la Giorgi e chiaramente tutto l’IdV delle Marche chiedono che l’Assemblea legislativa delle Marche non solo sostenga questa candidatura ma aderisca e partecipi alle manifestazioni del “Walking Africa Day” previste per il prossimo 10 dicembre con una specifica iniziativa da sviluppare in occasione della Giornata delle Marche.

Alla Commissione regionale per le pari opportunità viene chiaramente chiesto di collaborare in maniera propositiva acciocché si possa manifestare quella coralità di voci necessarie per dare forza visibilità ad una candidatura né di bandiera né di genere. Non a caso, la campagna NOPPAW e di conseguenza il Walking Africa Day di dicembre si inquadrano in un'ottica di respiro internazionale. Il Nobel alle donne d’Africa significherebbe infatti riconoscere l'impegno nella lotta alla libertà religiosa, l'impegno nella battaglia per la messa al bando della barbara pratica delle mutilazioni genitali femminili ma anche testimoniare quella ricca e sofferta quotidianità che garantisce il nutrimento africano, la “linfa” del Continente, il cuore pulsante di un mondo che sta cambiando e che non può prescindere dal contributo determinante delle donne, segnatamente delle donne d’Africa.