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Castelbellino: coltivava canapa indiana in casa, finisce a Montacuto

La droga, le piantine ed il materiale sequestrato 2' di lettura 16/06/2011 -

Dopo l’arresto messo a segno ieri non si ferma la lotta contro il traffico di droga che anche oggi vede i Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Jesi, in Castelbellino, assestare un altro punto a loro favore.



I militari hanno tratto in arresto un uomo, O.A., operaio quarantenne del luogo, per produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’uomo, residente in una casa ubicata in zona limitrofa al territorio del Comune di Jesi, pur facendo parte del Comune di Castelbellino, era già da alcuni giorni tenuto sotto controllo poiché nei pressi della sua abitazione si notava uno strano movimento di giovani ragazzi, sia di Jesi che di Castelbellino.

I Carabinieri, agli ordini del Tenente Eleonora Spadati, hanno deciso di chiudere il cerchio intorno all’uomo, con vecchi precedenti di polizia in materia di stupefacenti; quindi, dopo un prolungato servizio di osservazione, lo hanno bloccato e successivamente hanno dato corso alla perquisizione della sua abitazione.

All’interno della casa sono stati rinvenuti e sequestrati: 70 grammi circa di canapa indiana, già essiccata e suddivisa in due involucri, 7 grammi circa di semi della medesima sostanza, un bilancino di precisione recante nel piatto tracce della droga e verosimilmente usato per la pesatura della stesso, materiale per il confezionamento in dosi della sostanza come sacchettini in cellophane, carta stagnola, busta in plastica parzialmente ritagliata e 40 piantine di canapa indiana di una altezza compresa tra i 15 e i 25 centimetri, con relativi sostegni per favorirne la crescita e con terreno perfettamente annaffiato e curato.

Inoltre nella casa veniva trovata una lampada abbronzante probabilmente usata per favorire in modo artificiale l’essiccazione della sostanza. Dagli elementi raccolti in sede di perquisizione e dal materiale rinvenuto è provabile pensare che l’operaio ormai da tempo e con particolare esperienza aveva intrapreso la coltivazione dello stupefacente.
Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di risalire alla rete di contatti dell’uomo e tra questi individuare i soggetti che a lui si rivolgevano per rifornirsi di stupefacente.
Intanto l’uomo è stato rinchiuso nel Carcere Anconetano di Montacuto a disposizione della competente Autorità Giudiziaria








Questo è un articolo pubblicato il 16-06-2011 alle 13:37 sul giornale del 17 giugno 2011 - 2278 letture

In questo articolo si parla di cronaca, paolo picci, eleonora spadati





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