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Rimpatrio volontario dei migranti: al via il progetto Nirva

assemblea legislativa delle marche 3' di lettura 15/06/2011 -

Ritornare volontariamente nel proprio paese per ricominciare. Questo in concreto la possibilità che è offerta ai migranti dal progetto NIRVA (Networking italiano per il rimpatrio volontario assistito). Il progetto, giunto alla sua terza edizione è stato, il 15 giugno, oggetto del seminario che si è svolto ad Ancona, nella sede dell’Assemblea legislativa delle Marche.



L’incontro è stato organizzato dall’ AICCRE (Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e Regioni d’Europa) che vede come Presidente della Federazione delle Marche, Vittoriano Solazzi, Presidente del Consiglio regionale. “Il rimpatrio assistito – ha detto Vittoriano Solazzi aprendo i lavori del seminario – rappresenta un tema di grande attualità e rientra in quel complesso processo migratorio che vede coinvolti tutti i paesi occidentali. Un processo che non si può fermare e che caratterizzerà ancora di più gli anni futuri.

Per questo è fondamentale modificare quella cultura, purtroppo oggi dominante, che vede contrapporsi ai flussi migratori che devono invece poter contare sull’impegno di tutte le istituzioni e dell’intera società civile. L’incontro è stato organizzato dall’Aiccre, responsabile a livello nazionale del progetto, in collaborazione con il Cir (consiglio Italiano per i rifugiati), la rete Nirva, allo scopo di informare e sensibilizzare le istituzioni e le associazioni che a diverso titolo entrano in contatto con i migranti presenti nel nostro territorio.

L’Italia attua sin dal 1991 programmi di rientro volontario assistito e sino a oggi sono stati più di settemila le persone che hanno usufruito di questa possibilità. Il progetto Nirva, giunto al suo terzo anno di vita è organizzato dall’Aiccre ed è finanziato dal Ministero dell’Interno e dall’Unione Europea. “Organizzarsi meglio per creare una rete – ha detto Marco Bigoni, responsabile del progetto nelle Marche - attraverso la quale trasmettere notizie e esperienze per portare a più persone possibili la conoscenza di poter rientrare nel proprio paese, non con un decreto di espulsione ma attraverso una assistenza che consentirà all’immigrato di tornare indietro con un progetto di vita”.

Nel 2010 sono stati circa cento i migranti che si sono rivolti all’Antenna Nirva marchigiana, così sono denominati gli snodi di riferimento regionale e 6 di loro sono già rientrati nei loro paesi. Il ritorno volontario prevede un aiuto logistico e finanziario che è offerto su base individuale e personalizzata, solo per quei soggetti che non possono o non vogliono restare in Italia e che desiderano spontaneamente ritornare nel paese di origine.

Il ritorno si sviluppa in tre fasi: offerta di informazioni e consulenze al fine di accompagnare il migrante verso una scelta consapevole, preparazione delle pratiche burocratiche, organizzazione e pagamento del viaggio; accoglienza nel paese di origine e realizzazione di progetti personali di reintegrazione attraverso un lavoro e un sostegno economico. Non rientrano nel progetto quei paesi in cui sono in atto conflitti bellici.

Nelle Marche i punti informativi della rete Nirva sono presso il Comune di Ancona, il Comune di Appignano, il Gruppo umana solidarietà Puletti di Macerata, il Centro italiano di solidarietà di Pesaro, l’Associazione Free Woman di Ancona.

Il materiale informativo è messo a disposizione nel sito http://www.retenirva.it






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-06-2011 alle 13:25 sul giornale del 16 giugno 2011 - 2344 letture

In questo articolo si parla di politica, marche, migranti, Assemblea legislativa delle Marche

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