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Jesi, Cia: ex Sadam, per un polo tecnico-scientifico

Cia 2' di lettura 15/06/2011 -

Forte e autorevole proposta della Cia provinciale di Ancona per la soluzione dell’annosa crisi dell’ex zuccherificio: creare un aggregato specifico per il settore agricolo con la collaborazione delle più prestigiose università della zona.



Costituire una struttura concentrata al servizio del settore agricolo, è questa la proposta della Cia della Provincia di Ancona per la riqualificazione dell’ex zuccherificio Sadam di Jesi, un tema che da anni ha visto l’alternarsi di polemiche, dubbi e un acceso dibattito sulla riconversione dello stabilimento. Da centrale a biomasse a centro commerciale, ma l’ultima proposta del gruppo Maccaferri, non piace agli agricoltori: “I più scontenti sono gli operatori agricoli”, afferma Evasio Sebastianelli, direttore della Cia provinciale di Ancona, sottolineando che “il settore ha subito un grave danno e inoltre stiamo assistendo alla realizzazione di strutture dedicate al commercio dove gli operatori marchigiani faranno fatica ad essere presenti ad emergere”.

La vallata dell’Esino riveste un ruolo strategico fondamentale per il settore agricolo, basti pensare ad aziende come il Verdicchio e TreValli, oppure la FIAT Trattori e Pieralisi impegnate nella produzione di macchinari: un panorama dinamico quindi che va tutelato e soprattutto promosso, in questo senso si muove anche la proposta della Cia provinciale di Ancona: “La soluzione migliore per questa area è la realizzazione di un polo tecnico-scientifico collegato ad un centro di servizi e supporto alla commercializzazione per il settore agricolo”, prosegue Sebastianelli.

Un polo che sia un punto di riferimento per la ricerca e l’innovazione, oltre che per le varie aziende del settore. L’interessante proposta prevedere infatti una collaborazione con due atenei universitari di prestigio quali il Politecnico delle Marche e quello di Camerino. Il progetto si sostanzia quindi nella creazione di un network anche attraverso l’adesione di associazioni e organizzazioni agricole, come ASSAM, Consorzio Agrario e la Cooperativa CIPO, con l’intento di creare una rete regionale per il potenziamento di questo settore, una scelta questa, che potrebbe conciliare le richieste della cittadinanza per una tutela ambientale, garantire l’occupazione e promuovere l’intera Vallata dell’Esino.


   

da Cia-Ancona




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-06-2011 alle 22:17 sul giornale del 16 giugno 2011 - 2031 letture

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