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Pacchetto trasporti sulla sicurezza: Confartigianato Trasporti contro Confindustria e Confetra

Gilberto Gasparoni 3' di lettura 11/06/2011 -

Gilberto Gasparoni segretario regionale di Confartigianato Trasporti, esprime profondo rammarico per le proposte “oscene” presentate da Confindustria e Confetta, appoggiate dall’Anita e dalla Fedit che si presentano come associazioni dei vettori ma che utilizzano dei trasportatori le quali propongono al Governo di fissare i costi minimi del trasporto su valori inferiori del 40% rispetto a quelli necessari per poter operare nella legalità.



La proposta presentata al tavolo indetto dal Ministero dei Trasporti ha portato le Associazioni presenti nell’UNATRAS, che rappresenta il 70% dei trasportatori italiani, ad abbandonare il tavolo. Se il Governo non si farà carico di dare seriamente attuazione al pacchetto trasporti varato nello scorso mese di giugno, con costi minimi “seri”, la categoria marcerà diretta verso un fermo nazionale ed unitario senza alcun indugio. Sono trascorsi tutti i tempi necessari per dare attuazione ad una legge dello stato in vigore dallo scorso agosto e non è accettabile, afferma Gilberto Gasparoni di Confartigianato Trasporti, che a distanza di un anno si pretenda di affossare tutto introducendo dei costi minimi che sono più bassi del 40%. I committenti anziché puntare alla legalità ed alla sicurezza stradale pretendono di mettere l’autotrasporto italiano nel pieno della illegalità e portarlo al fallimento.

Confartigianato Trasporti Marche, afferma il presidente Elvio Marzocchi, contesta con decisione “i numeri” forniti da Confindustria e Confetra ritenendo assolutamente inadeguate e fantasiose la tariffa di 0,87€ a km che si vorrebbe introdurre.

Innanzitutto Confartigianato crede che non ci possano essere trasportatori che operano nella legalità in grado di girare a quella quotazione, che copre si e no i costi del gasolio e dell’autista, tanto che i numeri sfornati dal Ministero dell’Economia ed in vigore da tempo, sono di 1,24€/km, dati studiati in maniera scientifica e riconosciuti anche dalle Associazioni che oggi fanno proposte inaudite. Confartigianato anche in un recente incontro nazionale con Giachino ha ribadito che i costi già noti e cioè di 1,24€/km per servizi di oltre 500 KM sono insufficienti e quindi si attende una quotazione equa che non penalizzi il settore. Non solo Confartigianato Trasporti rivendica che vengano pubblicati i costi sia per qualità di veicoli ma anche per settori merceologici onde applicare costi minimi aderenti alle realtà dei singoli settori. Confartigianato ha richiesto al Governo che vengano fatte tutte le azioni necessarie per ottenere la puntuale applicazione dei costi minimi avviando una concreta azione di controllo sulle imprese committenti cosi come sta avvenendo nei confronti dei vettori, verificando anche il rispetto dei tempi di pagamento.

Dopo la rottura del confronto spetta ora al Governo far rispettare questo termine e quindi produrre i costi e soprattutto far applicare queste nuove regole: i costi minimi, i tempi di pagamento, le tasse di sosta la dove ricorrano avviando anche la campagna di controlli sui committenti per verificare la corretta applicazione, cosi come avviene oggi sulle strade o presso gli Ispettorati del Lavoro, per gli autotrasportatori. E’ chiaro che in carenza di una risposta “vera” verrà attuato il fermo nazionale cosi come richiesto più volte dalla categoria. L’autotrasporto ha già dato tutto ora servono atti e fatti concreto del Governo e della committenza.


   

da Confartigianato Trasporti Marche





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-06-2011 alle 18:54 sul giornale del 13 giugno 2011 - 1076 letture

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