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Progetto Wide per le Pmi, Cna: 'Aumentare la competitività'

Progetto Wide 3' di lettura 10/06/2011 -

Il 41 per cento delle piccole e medie imprese del Paesi del Mediterraneo punta a mantenere una nicchia di mercato sicura e cerca di sconfiggere la concorrenza offrendo prodotti limitati ma una qualità più alta e servizi migliori.



A questa categoria di imprese appartiene anche la maggioranza delle aziende marchigiane mentre il 38 per cento del campione preso in esame cerca di lanciare sempre nuovi prodotti ma non sempre questi sforzi sono ripagati dal mercato. Invece l’11 per cento delle piccole e medie imprese offre una gamma di prodotti limitata ma è attenta ai nuovi sviluppi dell’industria e, monitorando le azioni dei concorrenti, è in grado di offrire prodotti e servizi a costi competitivi. C’è poi un 6 per cento di piccole e medie imprese che difende la propria nicchia di mercato puntando su prezzi più bassi della concorrenza. Infine il rimanente 4 per cento non è aggressiva nel difendere i propri prodotti e non è disposta ad affrontare gli stessi rischi dei concorrenti, limitandosi ad assecondare la domanda dei mercati. Complessivamente il 58 per cento delle imprese considerate dal progetto Wide non è ad alta intensità di ricerca e sviluppo e paga questi ritardi sui mercati internazionali.

A sostenerlo è il progetto Wide, che ha coinvolto centinaia di micro, piccole e medie imprese in alcune regioni di Francia, Italia, Grecia e Spagna. Per l’Italia sono state prese in considerazione le piccole e medie imprese di Marche, Emilia Romagna e Abruzzo. L’indagine rientra nel programma Med dell’unione Europea che vuol favorire la cooperazione fra territori su crescita, occupazione e sviluppo sostenibile. In particolare, il progetto Wide, si propone di favorire interventi per rafforzare le capacità innovative delle imprese. A coordinare il progetto, finanziato dall’Unione Europea con 461.685 euro, è la Svim (Sviluppo Marche Spa). Il progetto, al quale partecipa anche la Cna Marche, è stato presentato presso al sede dell’associazione artigiana.

“L’indagine” commenta Emilio Berionni responsabile del progetto Wide per la Cna Marche“dimostra come le nostre piccole e medie fanno più innovazione radicale delle grandi imprese ma si tratta prevalentemente di innovazione tecnologica che non tiene conto dei bisogni dei mercati mentre nelle grandi aziende l’innovazione è più continua e comprende i processi, i prodotti, il marketing, la finanza e l’internazionalizzazione. Inoltre dalla ricerca è emerso come l’innovazione organizzativa sia il presupposto di tutte le altre innovazioni mentre l’innovazione finanziaria ha scarsi effetti su marketing, organizzazione e internazionalizzatine che sono gli aspetti che più favoriscono la competitività delle imprese”.

Cosa fare per aumentare la competitività delle piccole e medie imprese dell’area del Mediterraneo, in particolare quelle marchigiane? Secondo l’indagine realizzata nell’ambito del progetto Wide, occorre favorire l’innovazione in tutti i settori, in particolare l’innovazione organizzativa, formare il personale e monitorare costantemente i mercati e l’ambiente produttivo (clienti, fornitori, concorrenza). Sono questi gli obiettivi che si propone Wide con la seconda fase del progetto, rivolta ad imprese e istituzioni per sostenere l’innovazione organizzativa e l’internazionalizzazione delle imprese nell’area euromediterranea.


   

da CNA






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-06-2011 alle 16:53 sul giornale del 11 giugno 2011 - 1016 letture

In questo articolo si parla di attualità, cna

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