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Pesaro: operazione 'Carpe Diem' della GdF, 6 arresti e 46 denunce

guardia di finanza 2' di lettura 10/06/2011 -

I militari della Guardia di Finanza di Pesaro, a seguito di una laboriosa e complessa attività investigativa durata ben cinque anni, sono riusciti a smascherare e disarticolare una potente organizzazione criminale con base a Pesaro e raccogliere molteplici elementi a carico di 52 malfattori.  



Le indagini, raccolte in una informativa di circa 4.000 pagine, hanno permesso di sgominare una potente organizzazione criminale composta da 52 persone, italiani e stranieri, dedita inizialmente a truffe, emissioni di assegni a vuoto, furti ed altri reati “minori”. Nel corso dei cinque anni, hanno proseguito l’illecita condotta mediante la realizzazione di reati ben più gravi, quali estorsione, usura, riciclaggio, rapina e ricettazione. Nello specifico, sono state tratte in arresto 6 persone, P.A., 45enne pesarese, C.P., 43enne catanese, S.I., 36enne pesarese, M.G., 34enne albanese, C.C., 41enne pesarese, D.F., 39enne foggiano, inoltre, sono state denunciate a piede libero altre 46 persone.

L'organizzazione utilizzando prestanomi, simulava fittizzie vendite di autovetture, ottenendo finanziamenti per circa 2 milioni di euro da istituti di credito italiani e sammarinesi. Il denaro veniva poi reinvestito in altre illeciti attività. Il G.I.P. del Tribunale di Pesaro, accogliendo le richieste del P.M., ha firmato i provvedimenti di sequestro preventivo degli immobili e dei beni, per un valore di 4 milioni di euro, riconducibili ai principali indagati, tra i quali, due pericolosi pluripregiudicati, residenti nel capoluogo pesarese, con collegamenti anche con la n’drina dei Mancuso e con cosche mafiose siciliane.

Gli agenti della G.d.F. hanno inoltre sequestrato 2 appartamenti di lusso e 2 ville con piscina situati nei comuni di Tavullia, Montelabbate, Mondaino e Pesaro, nonché n.22 autoveicoli di grossa cilindrata, tipo Audi, Mercedes, Bmw e Volkswagen, carte d’identità rubate, refurtiva, sostanza stupefacente, carte di credito. Al termine delle attività di polizia giudiziaria è stata effettuata, altresì, una verifica fiscale nei confronti di uno dei sodali, a conclusione della quale sono emersi elementi positivi di reddito non dichiarati per circa 2 milioni di euro.






Questo è un articolo pubblicato il 10-06-2011 alle 12:03 sul giornale del 11 giugno 2011 - 1010 letture

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