Pesaro: truffano un 80enne, denunciati due napoletani

Gli agenti della Squadra Mobile, nel mese di aprile hanno svolto delle indagini su presunti truffatori, dopo le segnalazioni di alcune vittime. L'attività di controllo e la ricostruzione dei fatti ha permesso di individuare i due malviventi, veri professionisti delle truffe.
Un grave episodio di truffa a danno di un 80enne pesarese, a dato il via alle indagini. I due napoletani, maestri della truffa, avevano escogitato uno stratagemma al quanto elaborato. Una mattina di aprile la vittima, nel transitare a piedi nei pressi del sottopasso di via Vincenzo Rossi, era stata avvicinata da un uomo vestito distintamente a bordo di un auto che, con accento francese, chiedeva informazioni sull’ubicazione di un’ associazione di medici ed in particolare di un medico cardiologo, fornendo anche nome e cognome. Dopo aver riferito di non poterlo aiutare, si era introdotto nella conversazione un passante, in realtà un complice, sedicente avvocato, il quale, al contrario, aveva proposto al richiedente di rivolgersi all’ospedale.
Mentre l'avvocato si allontanava dalla zona, l'anziano saliva in auto per condurre l'uomo al nosocomio cittadino. Appena partiti, il sedicente avvocato fermava l'auto, offrendosi di chiamare alla moglie, un medico, per avere ulteriori informazioni. La falsa chiamata comunicava al francese il decesso del cardiologo. Preso dallo sconforto il francese confessò tra le lacrime che il proprio anziano padre, nel dopoguerra, era stato curato da quel medico pesarese verso il quale nutriva grandi sentimenti di riconoscenza tanto da volergli donare, tramite il figlio, 50.000 euro mentre altri 100.000 euro erano da destinare in donazione alla fantomatica associazione. Da quì la volontà del francese di donare 25.000 euro a ciascuno dei presenti, chiedendo di formalizzare l'operazione da un notaio, dopo aver provveduto al deposito di 50.000 euro a garanzia della donazione dei 100.000 euro.
Il finto avvocato si prestava a depositare la cifra di 35.000 euro, mentre all'anziano vevinavo chiesti 15.000 euro. L'80enne si rendeva disponibile a offrire ciò di cui disponeva, prelevando in banca 4.000 euro. Accompagnato alla propria abitazione per recuperare la carta d'identità ed il codice fiscale, l'uomo saliva in appartamento, mentre i truffatori restavano in auto con i soldi. Al ritorno dell’anziano in strada, i due avevano fatto perdere le proprie tracce. Le indagini e le segnalazioni, permettevano agli agenti della squadra mobile di identificare i due malviventi, G.D. 30enne e G.Z. 40enne, entrambi napoletani. Denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa, nei loro confronti è stato emesso dal Questore anche il provvedimento del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno a Pesaro per tre anni.

Questo è un articolo pubblicato il 01-06-2011 alle 12:28 sul giornale del 03 giugno 2011 - 1550 letture
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