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Coldiretti: 'Dalle campagne 36 milioni di pagnotte di grano marchigiano'

pane 2' di lettura 21/10/2010 -

Dalle campagne marchigiane potrebbero potenzialmente arrivare 36 milioni di pagnotte fatte con grano locale, i due terzi del pane che si consuma ogni anno della nostra regione.



E' una delle indicazioni emerse dall'incontro su “Cereali e mercato, verso una filiera agricola tutta italiana” organizzato da Coldiretti Marche al Centro Esagono della Banca Popolare, a Jesi, nell'ambito dei progetti Pabs, misura 11b. Un appuntamento promosso per presentare agli agricoltori le novità introdotte dal nuovo decreto che, completando il processo di liberalizzazione dell’attività di panificazione che dal 2006 non necessita di specifica autorizzazione, incentiva la possibilità di portare in tavola pane o pizze fragranti di qualità garantita dal campo alla tavola con la certezza di assicurarsi un prodotto veramente Made in Italy, in un mercato dove la metà del pane in vendita è ottenuto con farina importata senza alcuna indicazione per i consumatori. Nelle campagne della nostra Regione potrebbero essere potenzialmente prodotti 36 milioni di chili di pane marchigiano al cento per cento, che sono poi i due terzi del consumo annuo (55 milioni di chili).

“Una ulteriore opportunità a disposizione per le imprese agricole che coltivano grano - ha sottolineato Giannalberto Luzi, presidente di Coldiretti Marche – e che bene si inserisce nei tre canali di mercato che il progetto per una filiera agricola tutta italiana sta mettendo in campo: vendita diretta in azienda o nei Mercati di Campagna Amica, filiere gestite dagli agricoltori e la vendita diretta organizzata che lanceremo a breve”. “Il pane prodotto in campagna assicura innanzitutto la provenienza del grano – ha spiegato Agnese Podgnornik, uno dei primi esempi di imprenditrice agricola panificatrice della Fattoria dei Cantori di Urbino -. Noi lo facciamo usando l'antico metodo della pasta madre che, non prevendendo l'uso di lievito di birra, rende il pane più digeribile, anche per chi soffre di intolleranze”.

Alberto Bertinelli (direttore Coldiretti Marche) ha sottolineato l'importanza di un settore, quello prevedendo l'uso di realicolo, che nella nostra regione vede coinvolte 31mila aziende, per 200mila ettari coltivati. Grano che, oltre che per il pane, potrebbe essere utilizzato anche per la produzione di pasta con esperienze di filiera corta come quella illustrata da Filippo Tramonti, presidente della Ghigi Industria Agroalimentare. Un'analisi dei prezzi e delle politiche di mercato è stata fatta da Angelo Frascarelli (Università degli Studi di Perugia), Stefano Serra (Amministratore Infogranarie e Servizi Bologna) e Roberto Esposti (Università Politecnica delle Marche). Gli ultimi mesi hanno visto un aumento delle quotazioni del grano che, seppur ancora al di sotto dei costi di produzione, potrebbe portare a un incremento delle semine, con una inversione di tendenza rispetto allo scorso anno.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-10-2010 alle 19:07 sul giornale del 22 ottobre 2010 - 622 letture

In questo articolo si parla di attualità, agricoltura, coldiretti, pane, cereali

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