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Fano: linguaggio senza parole, l’intercultura fa scuola

bambini 3' di lettura 29/09/2010 -

Ha preso il via in diverse scuole del territorio della provincia di Pesaro - Urbino il progetto finanziato dal Centro Servizi per il Volontariato “Linguaggio senza parole”. Nell’ambito della sua articolazione, il progetto prevede l’approccio alla cultura brasiliana (il Brasile è infatti l’ambiente in cui le associazioni capofila operano da anni a favore di bambini, ragazzi e famiglie in difficoltà, attivando progetti educativi e di scolarizzazione in Goias e nella Bahia), ma anche alle culture africana e asiatica ed è rivolto agli alunni che vanno dai tre ai diciotto anni, quindi a tutti gli ordini di scuola.



Si è scelto l’uso di linguaggi diversi da quelli consueti, corporei, senso percettivi, ludici che avvicinassero all’altra cultura seguendo percorsi alternativi al linguaggio verbale. Musica, danza, cucina, gioco sono linguaggi universali e che appartengono a tutti i popoli. Ed è per questo che sono stati scelti per includere nell’educazione interculturale, accanto ai classici canali di conoscenza, quegli elementi emozionali che stimolino la curiosità, il gusto della ricerca e permettano a bambini e ragazzi di avvicinarsi alle diversità etniche con maggiore interesse.

Hanno accolto con favore la proposta cinque istituti superiori (Liceo Scientifico Torelli di Fano; Istituto Volta di Fano; Itc Battisti di Fano; Istituto Alberghiero di Piobbico, Itc di Cagli); sette istituti comprensivi (infanzia, primaria, secondaria inferiore) oltre ad una direzione didattica, dislocati in tutto il territorio provinciale. Promosso dalle associazioni ‘Amici del Quilombo’ e ‘Apito’, il progetto è sostenuto da Provincia di Pesaro Urbino, Comune di Apecchio, Comune di Fano, Comune di Piobbico, Ambito sociale n. 6 di Fano.

La capoeira La Capoeira oggi è presente in cinque continenti ed in più di cinquanta paesi, insegnata e considerata valido strumento di integrazione sociale e culturale. Facendo lavorare in modo plastico il corpo, aiuta bambini e ragazzi a sviluppare l’equilibrio psicofisico, la coordinazione motoria, permettendo di “lottare” danzando rispettando la regola di non toccarsi mai, acquistando controllo del gesto, del movimento e dell’emozione, indirizzandoli alla disciplina e all’autostima. La cucina L’intercultura passa anche a tavola. Tuffarsi nel gusto, nel colore, nel sapore di altri popoli è bello. Nel dialogo tra culture la conoscenza di piatti nuovi che rompono gli schemi delle nostre abitudini fa bene: conoscere ingredienti, abitudini, sapori, cotture diverse ecc. è un’esperienza piacevole e che suscita curiosità. ll gioco logico matematico.

Un’altra proposta interessante perché permette di conoscere giochi che provengono da tutto il mondo e da ogni tempo. L’uso del gioco logico mette i bambini e i ragazzi di fronte a problemi che si possono risolvere da soli e insieme ai compagni, permette di studiare strategie e collaborazioni, di confrontarsi con se stessi e con gli altri.

Il progetto si svolgerà prevalentemente nell’anno scolastico 2010 – 2011.


   

da Csv Pesaro






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-09-2010 alle 18:06 sul giornale del 30 settembre 2010 - 775 letture

In questo articolo si parla di attualità, fano, Csv Pesaro, intercultura, Linguaggio senza parole

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