Coldiretti: stop a fotovoltaico a terra, già occupati 160 ettari di terreni

Con 160 ettari di terreni agricoli già occupati da pannelli fotovoltaici e altri duecentoventi che lo saranno a breve nella sola provincia di Ancona occorre fermare il sacco dei nostri campi prima che sia troppo tardi.
A sostenerlo è la Coldiretti Marche alla vigilia del voto del Consiglio regionale che domani, martedì 28 settembre, si dovrà pronunciare sulla proposta di delibera per regolamentare la collocazione dei nuovi impianti. “Coldiretti promuove da sempre le energie alternative, ma quanto sta accadendo rischia di stravolgere l'agricoltura e l'ambiente, causando danni irreparabili al territorio marchigiano – spiega il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi -. Condividiamo la proposta della Giunta di porre un freno alla diffusione di impianti fotovoltaici di potenza installata superiore ad un megawatt sui terreni agricoli, così da fermare il rischio speculazioni, mentre va premiata la politica dei piccoli impianti connessi alle attivitò agricole”. Secondo un’analisi Coldiretti su dati Gse (aggiornati al 14 settembre 2010), nelle Marche sono oggi attivi 3.705 impianti fotovoltaici, per un totale di 87.500 kilowatt di potenza. Tra le province quella col maggior numero di impianti è Ancona (1.359, per una potenza complessiva di 31.489 kw), mentre il fanalino di coda è Fermo (315, 3.559 kw).
Nella stessa provincia dorica si trova la metà degli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni (oltre i 150 kw di potenza), anche se le due installazioni più grandi in attività si trovano nel Maceratese: a Pollenza e Tolentino per un totale di 7.000 kilowatt di potenza. Al terzo posto il megaimpianto di Corinaldo (2.200 kw). Secondo una stima Coldiretti, almeno un centinaio di impianti di grandi dimensioni sono stati collocati direttamente a terra, occupando per lo più terreni agricoli, per una superficie stimata di circa 160 ettari.
“Si tratta di impianti che hanno una potenza tale da dover impegnare grandi superfici agricole – sottolinea il direttore di Coldiretti Marche, Alberto Bertinelli -, nonostante l’uso dei terreni dovesse rappresentare, nelle intenzioni del Legislatore, una alternativa secondaria rispetto all’uso di superfici più idonee, come, ad esempio, i capannoni industriali e le discariche”.
Tra l'altro, secondo uno studio dell’Arpa Puglia il fenomeno potrebbe determinare problemi, sia a livello idrogeologico (le piogge penetrano nel terreno solo nei punti di scolo dei pannelli, limitando così l’assorbimento dell’acqua nel suolo), sia a causa della depressione dell’attività biologica associata al fatto che la maggior parte del terreno sarebbe costantemente al buio, con la conseguente accelerazione di fenomeni di desertificazione. Con l’arrivo del nuovo Conto Energia dal 1° gennaio 2010 si è scatenata una corsa alla realizzazione di impianti per beneficiare del vecchio sistema di incentivi, tanto che nelle sola provincia di Ancona sono state presentate domande per la costruzione di nuovi imnpianti per un totale di duecentoventi ettari.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-09-2010 alle 17:48 sul giornale del 28 settembre 2010 - 733 letture
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