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'Marketing & Sales', il convegno nazionale della Società Italiana Marketing ad Ancona

2' di lettura 22/09/2010 -

Oggi e domani, presso la Facoltà di Economia dell'Università Politecnica delle Marche, settimo convegno annuale a cura della Società Italiana Marketing, dove verranno analizzate le prospettive di crescita alla luce della crisi economica.



La città di Ancona diventerà per due giorni "la Cernobbio del marketing". La Facoltà di Economia, intitolata a Giorgio Fuà, ospiterà infatti per il settimo anno la più importante convention organizzata dalla SIM - Società Italiana Marketing. Un appuntamento spalmato su due giornate dove si parlerà di prospettive di crescita per la media impresa nell'ottica di una crisi economica ancora battente. Il rettore Marco Pacetti plaude alla scelta della SIM, "che rende orgoglioso il nostro ateneo, scelto, suppongo, anche per l'appeal dei nostri spazi e delle nostre strutture".

Il convegno, in realtà, è stato pensato e voluto non solo dall'Univpm, ma anche dalle altre due Facoltà di Economia presenti nelle Marche: quella dell'Università di Macerata, che sarà rappresentata dalla professoressa Elena Cedrola, e quella dell'Università di Urbino "Carlo Bo", con il prorettore Giancarlo Ferrero. "In Italia abbiamo 40 facoltà di Economia - spiega ancora Pacetti - e il fatto che anche per quest'anno la SIM abbia deciso di privilegiare il nostro ateneo testimonia la qualità dell'Università".

La prima giornata del convegno sarà dedicata a delle "sessioni parallele", con presentazioni di studi e ricerche a cura della SIM, mentre venerdì si svolgeranno due tavole rotonde che vedranno anche la partecipazione di alcuni nomi di spicco dell'imprenditoria. Tra questi: Riccardo Illy, il marchigiano Enrico Paniccià, Iginio Straffi e Vittorio Renzi. Si parlerà, ovviamente, anche del sistema Marche, "il più manifatturiero ed artigiano d'Italia", come ricorda il preside della Facoltà, il professor Gian Luca Gregori. "Quello che forse manca ancora nel nostro territorio è la commercializzazione del marchio".

Il professore Ferrero, invece, illustra il risultato di un'analisi svolta su 14 medie imprese marchigiane, appartenenti a diversi settori produttivi. Di fronte alla crisi, "il campione da noi analizzato si è dimostrato proattivo alla crisi. Non si è accontentato di arrocarsi, ma ha preferito investire, anche nel marketing, assumendo manager preparati, puntando sulla formazione e senza ritoccare al ribasso i budget, nonostante il calo dei fatturati". Quello che invece manca ancora al sistema marchigiano, secondo Ferrero, "è la piena consapevolezza di nuove forme di marketing, come quelle legate al web o ad Internet. Su questo, probabilmente, si dovrà crescere ancora".












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