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Difensore civico, iscritti PD: rispondere alla società civile

viaggio da incubo a Zanzibar 3' di lettura 20/09/2010 -

Lettera aperta di alcuni iscritti al PD al Presidente del Consiglio regionale delle Marche.



La recente nomina del nuovo difensore civico regionale, nonché garante dei minori e dei detenuti regionale si è imposta all’attenzione dei mass media locali e nazionali. Abbiamo letto le varie dichiarazioni del Presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi e quelle del difensore uscente ma abbiamo letto con attenzione anche le prese di posizione di numerose organizzazione no-profit favorevoli alla riconferma del Dott. Samuele Animali che ha tra l’altro presentato ricorso al TAR adducendo una serie di motivazioni legate a motivi procedurali. Come iscritti al Pd e con incarichi a vari livelli, non entriamo nel merito del ricorso né della opportunità o meno della riconferma, ma invitiamo il Presidente del Consiglio regionale delle Marche a rispondere ad ognuna delle domande poste dalle associazioni marchigiane favorevoli alla riconferma del difensore civico e garante uscente. Le questioni poste non possono essere eluse con dichiarazioni generiche. Come esponenti di un partito che si dichiara democratico a partire dalla propria denominazione, auspichiamo che a partire proprio da questa vicenda si concretizzi il principio di uguaglianza, non solo orizzontale tra cittadini ma anche verticale cioè tra cittadini ed istituzioni.

Di seguito riportiamo le domande a cui si dovrà rispondere e cioè per quali motivazioni non si è riconfermato il difensore/garante uscente nonostante:

"- l'ufficio delle Marche in questione abbia attuato un piano di miglioramento organizzativo valutato e premiato dal MInistero della pubblica amministrazione e dell'innovazione;

- il difensore civico delle Marche fosse stato eletto coordinatore nazionale dei difensori civici, assumendo il ruolo di rappresentante istituzionale di tutti di difensori civici regionali e locali

- il difensore civico uscente fosse il referente a livello nazionale per le istituzioni e associazioni europee ed internazionali che si occupano di garanzia non giurisdizionale dei diritti, ivi compresi l'ONU, l'Unione Europea, il Consiglio d'Europa, nonché membro del direttivo di prestigiose agenzie di rilievo nazionale e internazionale

- 34 organizzazioni no profit delle Marche, alle quali se ne sono via via aggiunte altre, avessero chiesto di assicurare la massima continuità in virtù della qualità del lavoro avviato.

Infine non possiamo non invitare il Presidente del Consiglio regionale a spiegare perché non abbia ritenuto opportuno informare tempestivamente l’organo che presiede, della decisione di esercitare i poteri di surroga e del contenuto di tale decisione. Siamo sicuri di trovare nel Presidente del Consiglio regionale la sensibilità necessaria per superare questa frattura tra istituzioni e società civile.

Berti Giorgio – membro segreteria regionale

Fugaro Myriam – iscritta

Giusti Mario – iscritto

Marcobelli Giulio – iscritto

Massaccesi Vittorio - iscritto

Massacci Antonio – iscritto

Meloni Rosa – consigliere provinciale

Negozi Leonello – consigliere comunale

Pizzichini Paolo – iscritto

Santoni Piefrancesco – iscritto

Santoni Marta – consigliere comunale

Stefanini Bruna – iscritta

Tiberi Carla – iscritta

Totò Anna Rita– iscritta

Uncini Liliana – iscritta

Laura Veroli – consigliere circoscrizionale


   

da Giorgio Berti




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-09-2010 alle 16:51 sul giornale del 21 settembre 2010 - 659 letture

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