Ancona: AnconAmbiente. Secchi, 'Lascerò la presidenza'

2' di lettura 01/09/2010 -

AnconAmbiente torna alla ribalta delle ultime cronache cittadine, e non solo per le nomine delle aziende municipalizzate che sanciranno la chiusura definitiva della verifica di maggioranza. 

L’azienda che si occupa di rifiuti, infatti, si è ritrovata nei giorni scorsi al centro di alcune polemiche relative al degrado di alcune aree cittadine. Il presidente Lino Secchi, però, respinge al mittente le accuse di chi parla di “disservizio” e spiega: “Spesso, quando si verificano simili situazioni, ci vengono attribuite responsabilità non nostre. Il territorio comunale è diviso in aree di competenza, ed alcune di esse non appartengono alla nostra azienda”.

Ben diverso, invece, il caso di via Sarnano. “Si tratta di una zona problematica – spiega Secchi – perché i bidoni per la differenziata sono mal distribuiti nelle zone dei condomini, e il servizio ne ha risentito”. Il presidente di AnconAmbiente assicura che, dopo una sua “personale verifica”, ha potuto constatare “la nostra totale estraneità alla situazione di degrado che si era venuta a creare”.

Le polemiche, comunque, non sono mancate. E si sono intrecciate all’altro annoso problema dell’azienda municipalizzata, quello del bilancio. Lino Secchi, però, ammette che “la situazione del 2009 è ormai nota a tutti”, ma “per il 2010, in base ai dati del primo semestre, prevediamo una tendenza che potrebbe portarci al pareggio di bilancio”.

Una boccata d’ossigeno, in termini economici, che però non dovrebbe bastare per escludere AnconAmbiente dalla partita a scacchi che coinvolge anche la politica nel ricambio dei vertici delle municipalizzate. Un passaggio chiave che, dopo la nuova Giunta, chiuderà definitivamente la lunga verifica di maggioranza. L’Idv sta cercando di spingere Gianni Ciotti (attualmente ad Ancona Entrate) per la presidenza di AnconAmbiente. Un’eventualità che non sembra preoccupare troppo Lino Secchi: “Confermo quanto ho già fatto sapere al sindaco, e cioè la mia volontàdi lasciare la presidenza di questa azienda. C’è la necessità di una nuova guida, e forse anche di una nuova strategia aziendale”.