Ucchielli: 2 giugno 2010: cos’è cambiato?

2' di lettura 29/05/2010 -

"L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Cosa significa, oggi, uno dei più importanti articoli della nostra carta costituzionale?! Oggi, in cui il lavoro ha assunto gli aspetti di una precarietà, fragilità, incostanza sempre più generalizzata e diffusa?!".

Il rischio che si intravede all’orizzonte è di non poter più contare sul caposaldo lavoro, né per identificarlo con uno stato equo e solidale, né come misura di benessere e coesione sociale. Stiamo pagando un prezzo troppo elevato sull’altare delle leggi dell’economia globale. Forse sarebbe utile riflettere e finalmente decidere con forte senso di responsabilità etica, che tipo di modello di stato sociale vogliamo costruire. Siamo di fronte a tentativi di aggiustamenti parziali, ma quello che chiede il Paese è una vera manovra strutturale. Questo Governo ha ampiamente dimostrato di non possedere la benché minima idea di tutela dell’interesse del Paese, continuando a chiedere sacrifici ai governi locali, con inevitabile ricaduta sulle classi più deboli. Nelle Marche, grazie alle politiche di coesione attivate dalla Regione, abbiamo retto l’urto.

Un urto che senza un scossa economica del governo centrale, rischia di mettere a rischio la tenuta locale. Proprio oggi che ci avviciniamo a festeggiare una data storica, alla luce della manovra economica presentata è il momento di chiedere con forza a questo Governo, interventi che abbiano non le caratteristiche della risposta sull’emergente, bensì un piano di interventi strutturale e strutturato su medio e lungo periodo. Questa è la formula che riteniamo utile per traghettare definitivamente il Paese da una cronica instabilità ad un futuro stabile e di concreta speranza per i giovani.

La data del 2 Giugno non è solo una ricorrenza ma la rappresentazione di contenuti strutturanti l’identità dei suoi cittadini. Un’ identità non può fondarsi su vacue speranze o false promesse, necessita della capacità di costruire la strada del proprio futuro attraverso solidi contenuti.