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Nasce il Consorzio Marche Biologiche

biologico 2' di lettura 25/05/2010 - Ancora una volta l’agricoltura biologica marchigiana, complice anche la recente scadenza del bando regionale che istituisce le macrofiliere di qualità, dà un segnale di vitalità e di maturità associando in un unico consorzio regionale le principali realtà produttive della nostra regione: Alce Nero Cooperativa Agrobiologica, Montebello Cooperativa, Italcer, Terra Bio e La Terra e il Cielo.

Da parte di tutte le cooperative promotrici del consorzio regionale, infatti, vi è la consapevolezza di aver si maturato delle competenze distintive e dei vantaggi competitivi, ma che tali fattori vadano messi anche a sistema per una migliore organizzazione della filiera biologica regionale, dalla produzione alla distribuzione dei prodotti finali. Tali realtà produttive, tutte cooperative agricole, in un questi ultimi anni, nonostante il contesto di crisi generale, hanno saputo crescere fornendo ad una clientela sempre più internazionale (tedesca, francese, austriaca, americana, giapponese, ecc,) prodotti alimentari a standard qualitativi molto elevati e certificati in tutte le loro fasi, frutto di scelte chiare che hanno saputo declinare nel settore agroalimentare l’innovazione di processo e di prodotto, ottenendo evidenti vantaggi competitivi. Il nuovo gruppo si candida a gestire la filiera regionale dell’agricoltura biologica con un’attenzione tutta particolare al settore cerealicolo e alla produzione di pasta, che è, di fatto, la produzione principale della Regione Marche.

Una filiera che sarà tutta biologica, tutta agricola e tutta marchigiana, dalla coltivazione allo stoccaggio, dalla molitura alla produzione del prodotto finito. Ecco in sintesi i numeri del consorzio: 5 cooperative agricole aderenti al consorzio; 300 aziende agricole aderenti alla filiera; 30 milioni di euro il fatturato complessivo del gruppo; 200.000 quali di cereali biologici potenzialmente prodotti; 11.000 milioni di euro circa il budget complessivo del progetto che il Consorzio intende portare avanti per qualificare e promuovere la filiera cerealicola biologica regionale, così articolato: 5 milioni di euro per gli investimenti, 4,3 milioni di euro per la promozione, 1,4 milione di euro per la certificazione e 300.000 euro per la ricerca rivolta al recupero di varietà antiche e alla sperimentazioni di nuovi materiali biodegradabili adatti per il confezionamento dei prodotti alimentari finiti. A guidare il Consorzio Marche Biologiche in questa importante sfida sarà Francesco Torriani, dottore agronomo da anni impegnato nel settore dell’agricoltura biologica.


   

dall'Amab




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-05-2010 alle 17:17 sul giornale del 26 maggio 2010 - 1219 letture

In questo articolo si parla di attualità, biologico, amab, agricoltura biologica





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