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Ancona: 'Per ricominciare', partita inaugurale nel nuovo campo del carcere di Montacuto

calcio in carcere 3' di lettura 19/05/2010 - Il Garante dei detenuti Samuele Animali: “Scopo di questa giornata è aprire la società al carcere”.


“Per ricominciare”. E' la frase stampata sulle magliette dei giocatori che mercoledì 19 maggio hanno inaugurato il campo di calcio della casa circondariale di Montacuto ad Ancona. Quel fazzoletto di terra, fino a poco tempo fa in pessime condizioni, è tornato a essere uno spazio d'aria e di sport. Ospiti d'eccezione per il calcio d'inizio i giocatori dell'Ancona, accompagnati da Mister Salvioni che, fischietto alla mano, ha tolto i panni dell'allenatore per vestire quelli di arbitro. L'iniziativa è il frutto della collaborazione tra la direzione del carcere, l'ufficio educatori e il difensore civico regionale e garante dei detenuti. “Scopo di giornate come questa è quello di aprire il carcere alla società e soprattutto la società al carcere – ha spiegato Samuele Animali – Bisogna capire che il carcere non è un posto dove mettere dentro le persone e buttare via la chiave, ma è un posto dove le persone vanno recuperate alla socialità e questo significa che ci dev'essere un'apertura culturale verso il mondo penitenziario”.

La sfida inaugurale, composta da due match, si è svolta tra una rappresentanza di detenuti e alcuni operatori delle cooperative sociali che collaborano con l'istituto (Coos Marche e Zanzibar). Per la cronaca, il risultato finale è stato 4 a 1 nel primo tempo e 3 a 2 nel secondo. Ma la vera vittoria è la riapertura di una zona verde per camminare e guardare il cielo. La riqualificazione del campo è stata realizzata dagli stessi detenuti che dopo aver frequentato un corso in “Manutenzione e gestione del verde”, sono passati dalla teoria alla pratica. Il progetto formativo è stato finanziato dal servizio politiche sociali della Regione Marche. Santa Lebboroni, direttrice della struttura, descrive questa giorno come “una festa, un evento di rilievo perché i detenuti oltre ad aver realizzato il campo sportivo, che da un anno era in condizioni di impraticabilità, vedono degli ospiti speciali come i giocatori dell'Ancona”. Il sovraffollamento rimane il problema più grande, conferma la Direttrice, anche per realizzare attività di recupero e di ricreazione. “Noi cerchiamo di incrementare le attività, ma gli spazi sono limitati e anche il numero dei detenuti che lavorano è ridotto”. A conclusione della partita, una merenda a base di pizza e dolci preparati dai detenuti allievi del corso da pizzaiolo-fornaio.

IL CARCERE IN NUMERI

Sono 1099 i detenuti presenti nelle sette strutture penitenziarie marchigiane (Ancona Montacuto 369, Ancona Barcaglione 28, Ascoli Piceno 120, Fermo 74, Camerino 49, Fossombrone 137, Pesaro 322). I dati forniti dal garante regionale dei detenuti sono aggiornati al 3 maggio scorso e sono costantemente in crescita come nel resto del paese. Ogni mese infatti le persone recluse crescono in Italia di 600-700 unità. In termini di sovraffollamento, la situazione più critica è quella nel capoluogo di regione. A Montacuto la capienza regolamentare, intesa come numero di posti stimati affinché un carcere possa funzionare correttamente secondo i dettami della Costituzione, è di 172 posti. Il numero dei presenti è più del doppio, in termini percentuali il 214% in più. Per quanto riguarda la presenza di stranieri, le Marche superano la media nazionale (37%) di 9 punti percentuali (46%). Nella struttura di Camerino si registra la percentuale più alta di presenza di straniera, 30 reclusi su 49 (61%). E sempre a Camerino si trova una delle due sezioni femminili marchigiane (11 detenute), l’altra è all’interno di Villa Fastiggi a Pesaro (22 detenute).








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-05-2010 alle 17:51 sul giornale del 20 maggio 2010 - 3350 letture

In questo articolo si parla di attualità, calcio, carcere, Assemblea legislativa delle Marche





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